July 27, 2024

Brundisium.net

La lunga vigilia della prossima consultazione elettorale per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di Brindisi è stata avviata nel peggiore dei modi: nessun lavoro per delineare il progetto di società che si vorrebbe costruire a partire dall’immediato futuro; nessun inizio di riflessione sulle cause dell’incapacità della politica locale di reagire efficacemente all’impoverimento del ruolo di una città progressivamente privata di importanti centri di decisione e di rilevanti funzioni; nessuna elaborazione di rimedi necessari per superare la crisi dell’economia locale con le sue ricadute occupazionali e quindi con l’aggravamento della disoccupazione specialmente giovanile.

E non basta perché le forze politiche locali nulla di rilevante si apprestano a fare, attualmente a termini di denuncia e di proposta e nella prossima consiliatura con adeguati interventi, per fronteggiare i gravi problemi che angustiano il nostro territorio a partire dalla grave situazione ambientale, dal degrado di alcuni rioni periferici, dai quasi quotidiani assalti della criminalità comune e organizzata e dalla inadeguatezza del servizio di nettezza urbana (qualche passo avanti si è fatto solo dopo la protesta popolare dell’estate scorsa).

Senza dimenticare che nulla si muove per combattere le vecchie e nuove povertà, (con la riedizione della Conferenza cittadina sull’emarginazione richiesta ma rimasta senza successo) per rendere più efficienti i servizi di trasporto pubblico urbano, per accelerare l’attuazione delle misure che vanno adottate allo scopo di mettere in sicurezza la costa e per elaborare (ciò che forse più di tutto rileva) un piano di promozione culturale con la finalità di far crescere specialmente nei giovani autonomia di giudizio, capacità critica e tendenze di solidarietà sociale quale condizione indispensabile perché i cittadini avvertano il dovere, come dice la Costituzione, di “concorrere al progresso materiale e spirituale della società”.

 

Lo spettacolo che la politica locale ci mette sotto gli occhi non è certo edificante, fatte ovviamente salve alcune eccezioni non comunque tali da mutare l’angosciante giudizio di insieme. Auto candidature esplicite o implicite in alcuni interventi, l’”eterno ritorno” di personaggi che sono sempre sulla scena e che nulla di nuovo hanno da proporre, fratture di potere all’interno di vecchi e nuovi raggruppamenti politici, proliferazione di formazioni e movimenti con le più fantasiose denominazioni che nulla di concreto dicono sulle loro scelte di fondo, alleanze che nascono e muoiono in funzione degli interessi dei loro promotori: un intenso lavorio tutto centrato sulle candidature, le possibili coalizioni e le quote di presumibile consenso di questo o di quell’esponente.

 

Il fatto è che larga parte della politica locale si comporta come se la vita di Brindisi e i suoi problemi debbano oggi gravare solo sulla responsabilità del Commissario Prefettizio e non anche su quella di partiti e movimenti che dovrebbero avvertire il dovere di dare a tale Commissario non solo il loro contributo di informazione e di sostegno ma anche, se necessario quello di critica costruttiva e di aperto dissenso in sintonia con le domande che esprime la partecipazione democratica dei cittadini.

Convinti come siamo che tutte le associazioni di cittadinanza attiva avvertono come noi il disagio e la sfiducia che serpeggia tra i cittadini nei confronti della politica dichiariamo la disponibilità a dare la nostra collaborazione ad ogni iniziativa rivolta a chiedere quel “cambiamento di rotta” che tempo addietro l’associazionismo democratico domandò con forza alla classe politica, che ebbe alterna fortuna per restare poi accantonata e che oggi si rende necessario riproporre con rafforzata determinazione .

 

 

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

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