Si è tenuto ieri l’incontro tra gli imprenditori dell’Assoamit per discutere del futuro del servizio di verifica degli impianti termici.
Argomento di interesse generale perché riguarda tematiche importanti come la sicurezza abitativa dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente, il risparmio energetico ed il conseguente contenimento dei costi per gli utenti finali.
Nello stesso tempo è un argomento particolarmente delicato per la categoria dei manutentori di impianti termici in quanto tale servizio rischia di scomparire nonostante leggi nazionali e direttive europee che impongono alle Amministrazioni come Regione, Province e Comuni obblighi che prevedono sanzioni severe per gli inadempienti, che a pagare potranno esser sempre i soliti, ignari cittadini e impotenti imprenditori.
Obiettivo dell’Assoamit è spingere la Pubblica Amministrazione ad affrontare il problema con soluzioni innovative e superare le proroghe che da più di dieci anni vengono proposte lasciando irrisolto un problema che altrove si è risolto seriamente, con benefici per il territorio, tra questi, l’occupazione di centinaia di giovanissimi periti nelle piccole e medie imprese del settore impiantistico.
Si pensi al sol fatto che mai, gli Organismi di verifica e le Pubbliche Amministrazioni per cui gli Organismi effettuano il servizio, hanno fornito le risultanze delle ispezioni effettuate con indicazioni puntuali sul numero degli impianti censiti, dichiarati e verificati. La Regione avrebbe dovuto elaborare questi dati e redigere una relazione annuale sullo stato di esercizio e manutenzione, divulgandoli anche tramite proprio sito istituzionale.
Proprio le Pubbliche Amministrazioni sono state inadempienti, hanno incassato somme non sufficienti a sostenere le spese del personale.
E’ arrivato il momento di dare una svolta e non subire più l’inefficienza del Pubblico e delle Società che da questa dipendono.
Santa Teresa ed Energeko sono società superate, non più sostenibili.
L’emanando Regolamento Regionale proposto dall’Assessore allo Sviluppo Economico delle Regione Puglia stabilirà, all’atto della sua pubblicazione, che, in caso di inadempienza delle Province, la Regione attiverà gli opportuni poteri sostitutivi, previa diffida a provvedere, affidando il servizio ad un Organismo Esterno, tra quelli già operanti per conto delle altre Province, avente le caratteristiche riportate nell’Allegato C del DPR 74/2013, mentre per i Comuni è prevista la comunicazione della volontà di proseguire tale attività entro il 31 dicembre 2014. Tale Regolamento doveva pubblicarsi entro la fine dello scorso anno, ciò non è avvenuto e tale stasi porta grave disservizio bloccando attività imprenditoriali e sottraendo servizi ai cittadini.
Alla luce di ciò si può intuire che l’Assessore Capone volesse verificare, tra gli altri Organismi operativi in Puglia, tramite l’emanando Regolamento, che i nostri Organismi, Itagas, Santa Teresa ed Energeko, fossero in ritardo nella esecuzione delle proprie attività. Tale ritardo potrà essere considerato “ inadempienza” e previa diffida a provvedere, potranno essere sostituiti affidando i servizi ad un Organismo Esterno, tra quelli già operanti per conto delle altre Province, avente le caratteristiche riportate nell’Allegato C del DPR 74/2013.
In funzione di ciò Assoamit ha elaborato la seguente proposta da sottoporre sia alla Provincia che al Comune di Brindisi, riservandosi di valutare la possibilità di percorrere la stessa strada con i colleghi impiantisti del Comune di Fasano:
1) Provincia e Comune di Brindisi potrebbero affidare all’Organismo di verifica NUOVA SALENTO ENERGIA (Organismo attivo, tra i primi in Italia, nella confinante Provincia di Lecce) la gestione del servizio di accertamento sui territori attualmente di competenza di Santa Teresa e di Energeko.
La Provincia ed il Comune chiederebbero congiuntamente il rispetto di quanto esplicitamente contemplato al Titolo 1 lettera c) della sopracitata bozza di Regolamento per il quale:
“c) ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs n. 163/2006 nei limiti indicati dalla più recente giurisprudenza amministrativa ed al fine di garantire la salvaguardia dell’occupazione, in caso di affidamento all’esterno, l’aggiudicatario è tenuto a riassorbire gli addetti che operavano per l’appaltatore uscente già affidatario del servizio di cui al presente documento, nel numero e nella qualifica compatibili con la propria organizzazione di impresa.”
L’affidamento alla NUOVA SALENTO ENERGIA consentirebbe una più efficiente gestione del catasto unico regionale, attualmente “spezzettato” tra alcune Province e alcuni Comuni.
Le condizioni per l’affidamento ad un altro Organismo potrebbero stabilirsi anche con il contributo della Associazione Assoamit affinché si possa tenere conto dell’esigenza della categoria da noi rappresentata e delle migliaia di clienti assistiti. Riteniamo sia strategicamente importante farlo adesso in considerazione della preannunciata chiusura dovuta alla carenza di fondi di tutte e due le Società brindisine.
La ricaduta positiva sulla categoria dei manutentori e installatori di impianti termici e sui cittadini sarebbe di notevole portata qualora si adottasse per tempo la nostra proposta, consentirebbe sicuramente una uniformità di comportamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni su un più vasto territorio regionale in materia di verifica di impianti termici.
In alternativa, qualora tale proposta non dovesse trovare interesse nella Provincia e nel Comune di Brindisi, l’Assoamit propone una seconda soluzione:
2) chiedere alla categoria la disponibilità a partecipare alla costituzione di un Organismo di verifica che veda Assoamit quale soggetto promotore e le imprese sostenitrici del progetto in partenariato con gli Ordini ed i Collegi Professionali provinciali.
Ai singoli colleghi chiederemo di sostenere la soluzione che sarà ritenuta più opportuna tramite un sondaggio che gestiremo con il portale dell’Associazione e la partecipazione di tutti.
COMUNICATO STAMPA ASSOAMIT
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