Il Partito Democratico di Carovigno, attraverso il suo Circolo Enrico Berlinguer, ha formalmente richiesto l’adesione ad un convegno per discutere il futuro della coltivazione di canapa per uso industriale e della cannabis light.
Per tale motivo, il Segretario del PD di Carovigno, Luigi Bennardi, ha inviato la richiesta di collaborazione a numerosi rappresentanti istituzionali, inclusi il sindaco di Carovigno, il presidente della provincia di Brindisi, il presidente della Regione Puglia, e vari membri del Parlamento e del Consiglio regionale. Sono state invitate anche associazioni di categoria come Coldiretti, CIA e Federcanapa.
Al centro del dibattito ci sarà la nuova normativa sulla Cannabis Light.
Il governo italiano, infatti, sta per implementare una nuova regolamentazione che equiparerà la cannabis light alla cannabis tradizionale. Questa modifica è stata proposta tramite un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza, recentemente approvato dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera.
Secondo la legislazione vigente dal 2016, è permessa la coltivazione di canapa a fini industriali, a patto che il contenuto di THC non superi lo 0,5%. Tuttavia, la nuova normativa vieta il commercio, la lavorazione e l’esportazione di foglie, infiorescenze, resine e altri prodotti derivati dalla canapa, suscitando preoccupazioni riguardo alle implicazioni economiche e occupazionali.
Il decreto del 27 giugno 2024 potrebbe violare i regolamenti dell’Unione Europea relativi alla canapa e alla libera concorrenza. Le nuove restrizioni sembrano non essere giustificate né proporzionate ai rischi effettivi. Secondo le norme europee, la canapa e i suoi derivati non dovrebbero subire restrizioni che limitano la libera circolazione delle merci.
Inoltre, il decreto non è stato notificato al TRIS (Technical Regulation Information System), il sistema dell’Unione Europea che richiede agli Stati membri di notificare nuove regolamentazioni tecniche prima della loro adozione. Questa omissione rappresenterebbe una violazione delle procedure dell’UE, che punta a garantire la trasparenza e la coerenza normativa tra gli Stati membri.
La coltivazione della cannabis light rappresenta un settore in crescita in Italia, con un fatturato annuo di circa 500 milioni di euro e impiega circa 11.000 persone in 800 aziende di coltivazione e 1.500 aziende di trasformazione. Secondo Davide Fortin, ricercatore all’Università Sorbona di Parigi, il mercato italiano della cannabis light era valutato 44 milioni di euro nel 2021 e potrebbe crescere fino a 500 milioni di euro con una regolamentazione adeguata. L’Italia ha inoltre un notevole potenziale di esportazione verso mercati come Germania, Belgio, Olanda e Francia.
Alla luce delle preoccupazioni economiche e normative, il Partito Democratico di Carovigno propone un convegno per discutere le implicazioni della nuova legislazione e chiarire le numerose disinformazioni sulla coltivazione della canapa industriale e della cannabis light. L’obiettivo è unire gli sforzi per rappresentare equamente lavoratori e aziende, evitando che i sacrifici di molti vadano perduti.
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