May 14, 2025

Sara Viva Sorge, infermiera di 27 anni in servizio presso il centro “San Raffaele” di Ceglie Messapica, è deceduta per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto intorno alle 6.40 di stamane.
La sua Renault Twingo ha sbattuto contro un palo di cemento sulla provinciale che collega San Vito dei Normanni a San Michele Salentino.
Sul posto i carabinieri, gli agenti della polizia locale ed i sanitari del 118 allertati da alcuni automobilisti che percorrevano la provinciale in quel momento.
Sul luogo dell’incidente anche il padre della vittima che non vedendola rientrare a casa si è diretto sulla strada percorsa dalla figlia.

 

Nota della CGIL Brindisi

Sara Viva Sorge, infermiera, lavorava da 20 giorni alla Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, è morta per un incidente in itinere mentre lasciava il lavoro, una ragazza di soli 27 anni, aveva fatto 2 notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo, dato il carico di lavoro a cui vengono sottoposti i dipendenti della struttura, come avevamo denunciato più volte in varie missive e comunicati sia come categoria di riferimento la FP CGIL di Brindisi sia con Sportello Salute e Sicurezza della CGIL Brindisi.

Questa volta non si è trattato di un infortunio in un cantiere o dentro una fabbrica, ma come si dice in gergo, di un infortunio in itinere. Non per questo è meno drammatico e meno grave e non solleva tutta la comunità da alcuni interrogativi, una lavoratrice assunta da poco tempo subito gettata nel mezzo di una situazione lavorativa complicata, con l’attenzione dovuta al paziente sempre da tener presente, ma che di notte viene affidata a meno personale, sempre meno negli ultimi anni secondo i dati in nostro possesso all’interno della struttura, quindi con Il riposo psicofisico da mettere in primo piano, visto il numero di pazienti elevato rispetto al personale, spesso per una unita lavorativa si arriva a gestire 10 degenti con un carico di lavoro al limite, per questo è incomprensibile un turno di lavoro lungo e con 2 notti consecutive, questo sicuramente non può consentire il recupero psicofisico dovuto. Tutto questo con mezzi spesso obsoleti per un evidente tendenza al risparmio che, permetteteci di dire, lascia indignati dato che si tratta di salute delle persone e con orari e carichi di lavoro difformi rispetto alle normative vigenti.
Tutto ciò ribadiamo è stato più volte portato in evidenza, anche se le azioni correttive sono state spesso molto lente, quando del tutto assenti, purtroppo a farne le spese è stata una giovane donna, un’infermiera che metteva la sua umanità al servizio delle persone che ha perso la vita.

Siamo vicini alla famiglia ed ai colleghi tutti che piangono la scomparsa di Sara.

 

Nota del consigliere Maurizio Bruno, presidente Protezione civile

“Una giovane infermiera di 27 anni, Sara Viva Sorge, è morta questa mattina in un incidente stradale sulla strada tra San Vito e San Michele Salentino, mentre rientrava a casa dopo due notti consecutive di lavoro al San Raffaele di Ceglie Messapica.

Era stata assunta da 20 giorni circa. Ma subito si è ritrovata a lavorare a ritmi sostenuti, in una situazione di difficoltà e stress già nota e che la stessa Cgil oggi lamenta di aver segnalato e denunciato più volte.

Poco personale, soprattutto di notte, e tanti pazienti da seguire.

Non possiamo sapere al momento quale sia stata l’effettiva causa di questa tragedia, ma un’infermiera che si mette in macchina dopo due notti di lavoro consecutive è una persona più a rischio di chi torna da un posto di lavoro in ben altre condizioni.

Alla famiglia di Sara va tutto il mio e il nostro commosso abbraccio, per un momento di straziante dolore che non possiamo nemmeno immaginare.

Ma non possiamo nemmeno lasciar passare questa tragedia come un comune incidente stradale. Turni massacranti e condizioni di lavoro complesse costituiscono un pericolo non solo sul posto di lavoro, ma anche nelle ore immediatamente successive

Non possiamo e non dobbiamo lasciare che simili condizioni si ripetano nuovamente. Quasi fosse una norma a cui rassegnarsi”.

 

Nota di cordoglio della Fondazione San Raffaele:
“Dirigenza, dipendenti e collaboratori del Presidio Ospedaliero di Riabilitazione “Fondazione San Raffaele” della ASL BR, esprimono profondo sgomento per quanto accaduto questa mattina e si stringono attorno alla famiglia di Sara nella consapevolezza che nessuno, purtroppo, potrà mai compensare il dolore di fronte ad una tragedia tanto grande quanto inaccettabile.”

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