I soggetti fascisti, come accade in queste ultime ore a Brindisi, si dimostrano immediatamente per ciò che sono quando devono attaccare una donna per le sue idee contrastanti: UTILIZZANO L’AUGURIO DI STUPRO per zittirla quando osa avere delle opinioni. Fingono di volerci difendere solo quando il presunto aggressore non è italiano, e utilizzano questa convinzione per spaventarci.
Ma noi sappiamo che la cultura dello stupro è endemica e senza confine nazionale, e la combattiamo SEMPRE da chiunque venga diffusa. LA CULTURA DELLO STUPRO è anche agitare un presunto rischio di subirlo, quando questo viene fatto strumentalmente. Il nazionalismo, il fascismo, utilizzano lo stupro come uno strumento per spaventare le donne, fingendo di volerle difendere. I fascisti se ne fregano delle donne quando esse vengono stuprate, molestate e prevaricate da italiani. Li sentiamo e leggiamo parlare di stupro solo quando si tratta di attaccare uno ‘straniero’.
QUANDO UNA DONNA HA UN’OPINIONE, si usa la sua presunta passività sessuale per spaventarla e zittirla. Ma avete fatto male i conti, perché non ci zittite.
NOI DICIAMO “NO”, ci schieriamo fermamente al fianco di Tea Sisto, che in questi giorni sta subendo una ‘tempesta di fango’ sui social a causa delle sue idee politiche e umane antirazziste, a sostegno dell’umanità tutta senza distinzione di provenienza e colore della pelle.
SIAMO E SAREMO SEMPRE al fianco delle persone e dei movimenti antirazzisti, e di chi come Tea si impegna per l’inclusione e per il sostegno umano e pratico. Ci chiamino pure ‘buoniste’ solo perché non odiamo a priori una persona sulla base della sua provenienza nazionale, ma non si permetta nessuno di suggerire sarcasticamente: “auguro a lei che mai la violentino o le violentino una figlia, una nipotina o una mamma, poi vedremo se le rimane ancora tanto buonismo.. ” per chiudere con un terribile “magari sarà pure contenta!!! ” (da uno dei commenti denunciati dalla compagna). NESSUNA PERSONA PUO’ ESSERE CONTENTA DI SUBIRE UNO STUPRO, lo stupro uccide l’anima di chi lo subisce e questo non cambia di gravità sulla base della nazionalità del carnefice.
SIAMO FEMMINISTE/I E ANTIRAZZISTE/I, sappiamo che la violenza di genere non ha nazione, e questo affiancamento automatico della violenza sessuale allo ‘straniero’ ci fa ribrezzo.
SIAMO COMPATTE, UNITE E ARRABBIATE, e facciamo scudo attorno a Tea con la forza della nostra preparazione politica, della nostra caparbietà, del nostro spirito antifascista, antisessista e antirazzista.
SE TOCCANO UNA, TOCCANO TUTTE
Non una di meno Brindisi
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