… la Messa è fissata per le 15,30 …
non posso fare a meno di ascoltare …
la signora che parla al telefono mi siede giusto di fronte …
cerca vanamente di parlare a voce bassa …
è inutile …
siamo a poco meno di due metri …
di fianco a me, vicino al finestrino, un signore scontroso e triste si è subito connesso a Netflix … ipad e cuffie …
il posto di fronte a lui, a fianco della signora, è vuoto …
sono salito a Torino-Porta Nuova …
due signorine non giovanissime , frettolose ed annoiate, hanno servito il caffè e lo snack di benvenuto …
il viaggio si è preannunciato comodo …
il posto di fronte era vuoto …
ampia libertà di stendere le gambe …
ho posizionato il trolley sopra di me e ho tenuto fuori telefono, filo per la ricarica, rivista, libro e occhiali …
ho poggiato ordinatamente il tutto sulla mia metà di tavolino che ho subito aperto …
ICON di gennaio …
sorseggio il caffè e leggo l’intervista ad Anthony Hopkins …
fra poco attaccherò con il libro …
la prima fermata intermedia è Milano Rogoredo …
vicinissima al binario una donna saluta tristemente un uomo con un bacio sulla guancia …
sale sul treno e la vedo arrivare nella mia direzione …
si guarda intorno, confronta il numero del posto e si siede di fronte a me …
è giovane, non bella, ha i capelli curati e lo sguardo triste …
il trucco appena accennato ma ben fatto …
ripone una piccolissima borsa …
ripiega con cura il cappotto e se lo poggia sulle gambe …
nei pochi secondi in cui siamo ancora fermi la signora guarda fuori dal finestrino e saluta ancora l’uomo che è fuori …
nessun sorriso …
nessuno dei due …
un ultimo cenno del capo e il treno si rimette in movimento …
la signora si guarda intorno e per un attimo incrociamo gli sguardi … mi guarda senza vedermi …
lei guarda nel vuoto soprappensiero ,io metto mano a – Brevi interviste con uomini schifosi – di David Foster Wallace che ho finalmente trovato nella nuova edizione completa in una full immersion da Feltrinelli con L. …
sono ancora alla bellissima prefazione di Fernanda Pivano – INTRODUZIONE – Prima di questo Brevi interviste con uomini schifosi David Foster Wallace (1962) ha pubblicato tre libri e un grande romanzo che lo hanno fatto diventare a trentasette anni uno scrittore leggendario chiaramente vicino … –
squilla il telefono della signora …
– si, sono già sul treno … si, mi ha accompagnato Bruno … no, non preoccuparti , viene mia sorella a prendermi a Foggia … si, viene in stazione … a che ora è la Messa ? … no, non ce la faremo … io arrivo alle quattro e venti … non fa niente …. me li saluti tu … d’accordo ,ciao … no, riparto domani mattina … occhei, ciao … no, davvero … adesso non posso … poi ne parliamo … ciao … vabeeene, ciao – chiude, guarda il telefono, accetta un’altra chiamata …
– ciao … sono in treno … arrivo verso le quattro e mezza … no … non vengo … viene mia sorella a prendermi , grazie … no… non viene neanche lei … … … … per favore non cercare di entrare nelle vite altrui … te lo chiedo per favore … no, sono solo giusta … non costringermi a chiudere la telefonata … va bene … nel caso ti chiamo … parto domani mattina … si, devo tornare per forza ,ho lasciato i ragazzi da soli … ti prego di non entrare in queste faccende … grazie … grazie … vedrò … nel caso ti chiamo … –
la signora è triste e nervosa …
ripone il telefono …
guarda fuori dal finestrino …
è una giornata fredda e piovosa …
su alcuni corsi d’acqua cè ancora una fitta nebbia e gli alberi che si intravedono somigliano a fantasmi grigi e sconsolanti …
a tratti piove e sui finestrini si formano percorsi ipnotizzanti …
la signora riprende il telefono …
scorre col l’indice non so quale elenco …
sta per rilassarsi …
un’altra telefonata …
– ciao … siii … ho preso quello delle dieci … arrivo alle quattro e venti … … … … no, aspettami fuori … … si, mi ha chiamato adesso … e tu che gli hai detto ? … … anche io … speriamo che abbia capito … … … … … … … assolutamente no … non mi interessa … digli di non chiamarmi … no … non se ne parla … peggio per lui … va bene … va bene … me la vedo io …se chiama , me la vedo io … ciao … ciao … si, va bene … ciao –
… non riesco a leggere … la vita della signora ha preso il sopravvento …
lei è triste e nervosa …
sembra contrariata e decisa …
fredda e risoluta …
io continuo a far finta di leggere ma le righe si ripetono senza significato …
sono ancora lì -INTRODUZIONE – Prima di questo Brevi interviste con uomini schifosi David Foster Wallace (1962) ha pubblicato tre libri e un grande romanzo che lo hanno fatto diventare a trentasette anni uno scrittore leggendario chiaramente vicino … – arriva l’ennesima telefonata …
la signora guarda lo schermo del telefono e non risponde … lo squillo continua …
la signora si guarda intorno e incrocia nuovamente il mio sguardo … vorrei dirle di non preoccuparsi , di fare ciò che ritiene giusto , di non rispondere se non le va …
non dico niente …
ci guardiamo ancora mentre il telefono ricomincia a squillare …
la signora inspira profondamente e accetta la chiamata …
se l’interlocutore la vedesse ora chiuderebbe lui la telefonata …
– che vuoi ? … … no, non ci sarò alle tre e mezzo … che ne sai tu di cosa avevo da fare io ? … … e allora ? … … si, mi hanno chiamato già ieri e allora ? … no, e questa è l’ultima volta che vengo … no, assolutamente … ho detto a Giulietta di venirsene anche lei a Milano … ma … che stai … … proprio per niente … ma zitto va … ecco bravo, continua così … si, ma scusa che vuoi ? … … no, assolutamente no … …non mi interessa della gente e dei parenti vostri … … no, sono parenti tuoi e di tuo padre … non significa niente … … no, te lo ripeto ancora che forse non capisci … non mi interessa … si lo so che era mio padre ma non era una brava persona … abbassa la voce … … … te lo ripeto così capisci : era cattivo e pericoloso … e tu sei peggio di lui … no, non ho ne padre e ne fratello … –
dall’altra parte hanno chiuso e la signora rimane a guardare il telefono per un po’ …
ci guardiamo negli occhi …
abbozzo un sorriso …
forse ricambia , non ne sono certo …
Ieri sul Torino – Lecce , Frecciarossa di Trenitalia n.9805
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