Il Parco Cesare Braico potrà essere presto liberato dal pericoloso e fatiscente immobile a due piani, in disuso da tempo, che costituisce un pugno nell’occhio all’interno di una delle aree verdi più belle e frequentate della città di Brindisi.
La notizia, già trapelata nello scorso mese di Luglio, è stata confermata da Oreste Pinto, assessore comunale al verde pubblico, con un post sui social network.
Scrive Pinto: “Mentre è in corso la massiccia azione di straordinaria manutenzione di tutti i parchi cittadini, arriva oggi una importante notizia riguardante il Cesare Braico.
Sollecitata dai giornalisti di Rai3 Regione, la Asl di Brindisi, proprietaria dell’ex sanatorio presente all’interno del Parco, ha confermato che “l’Area tecnica sta lavorando allo studio di fattibilità per la demolizione dell’immobile”.
La struttura, in disuso da tempo, versa in una situazione di preoccupante degrado e costituisce un pericolo per i tanti frequentatori del parco.
Dall’Asl hanno reso noto anche che il costo previsto per l’intervento è di circa 300mila euro e che tutte le attività saranno concordate con il nostro Comune che ha in gestione il territorio del Parco.
L’impegno assunto dall’Asl valorizza e da ulteriore forza alla nostra decisa volontà di migliorare la sicurezza e la fruizione dell’eccezionale patrimonio costituito dalle tante aree verdi cittadine“.
Sembra quindi avviata a positiva conclusione l’annosa vicenda dell’abbattimento di una struttura che negli ultimi tempi è stata anche al centro di tristi vicende di cronaca nera.
Era il 7 febbraio 2012 quando Bruno Pezzuto, Commissario Straordinario del Comune di Brindisi, diffidò “la direzione generale della Asl a provvedere con la massima urgenza alla messa in sicurezza del fabbricato e dell’area perimetrale, ovvero di provvedere alla demolizione della struttura stessa”. Pezzuto mise nero su bianco che l’edificio versava in “gravissimo stato di precarietà”, che costituiva “un pericolo per la incolumità dei frequentatori” e che era “indispensabile rimuovere ogni pericolo causato sia dalle presenza della struttura, in grave stato di degrado, che dal materiale rinveniente dai crolli della stessa”.
Da allora sono passati quasi 10 anni. L’immobile è stato messo in sicurezza più volte, ma ha subito tantissime vandalizzazioni che lo hanno reso pericoloso per gli utenti del parco.
“Anche oggi – scrive Pinto – la BMS ha operato per mettere in sicurezza e scongiurare le situazioni di potenziale pericolo per la pubblica incolumità.
Il nostro obiettivo è che quello odierno sia uno degli ultimi interventi “toppa” e che si possa procedere con speditezza al definitivo abbattimento del rudere per restituire alla cittadinanza un pezzo centrale di uno dei parchi più frequentati di Brindisi“.
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