Di seguito riportiamo una lettera aperta del consigliere regionale del M5s Gianluca Bozzetti al Presidente della Regione Michele Emiliano.
“Spett.le Presidente Emiliano,
Le scrivo in merito alla drammatica situazione in cui vertono gli ormai ex lavoratori del Mercatone Uno della città di Brindisi. Come certamente saprà, il 19/01/2015 l’azienda Mercatone Uno ha presentato presso il tribunale di Bologna il concordato preventivo in bianco. Il successivo 7 aprile l’azienda è stata commissariata con l’applicazione della cosiddetta legge “Marzano”; il MISE ha quindi nominato tre commissari che nel mese di maggio hanno riattivato molti dei punti vendita precedentemente chiusi. Purtroppo non è stato così per quello brindisino. A fine giugno si è chiuso il bando per le manifestazioni d’interesse per l’acquisto dell’azienda o dei singoli punti vendita, senza ottenere però alcun risultato utile. Il punto vendita del Mercatone Uno di Brindisi, ad oggi, rimane l’unico ancora chiuso in tutta la regione Puglia.
Ben 22 dipendenti sono stati lasciati a casa, con parte della mensilità di gennaio e dell’ultima tredicesima e quattordicesima congelate in quanto inserite nel Tfr, con ferie e permessi maturati non percepiti perché inseriti nel passivo aziendale. Famiglie ridotte al limite della sopravvivenza, la maggior parte delle quali monoreddito e con figli e mutuo a carico, la cui sola colpa è quella di essere state vittime del mercato e/o della cattiva gestione aziendale, sono oggi costrette a vivere un vero e proprio dramma sociale.
Il prossimo 14 ottobre verrà presentato presso la sede del MISE a Roma, il nuovo piano industriale dell’azienda Mercatone Uno.
Diverse sono le soluzioni che potrebbero essere percorse per una risoluzione coscienziosa del problema: dal trasferimento dei lavoratori in altre sedi qui in Puglia (nel centro di Francavilla Fontana), alla riconversione del punto vendita di Brindisi in un Outlet dell’azienda stessa, come già avvenuto in altre realtà nazionali.
In ultimo, la Regione Puglia potrebbe verificare l’esistenza di eventuali soggetti interessati all’acquisizione del punto vendita di Brindisi, e/o intraprendere azioni economiche tese ad incentivare le assunzioni utili alla continuità produttiva e alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Con la presente, quindi, sono qui a chiederLe a nome e per conto di tutti i dipendenti del Mercatone Uno di Brindisi e delle loro famiglie, di farsi promotore di queste o altre iniziative attraverso la Sua azione e presenza il 14 ottobre al MISE”.
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