Si avviano al termine le attività del progetto “La vita non è un gioco” per la sensibilizzazione e il contrasto alla ludopatia organizzato dalla ASL Brindisi in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e condotto da Meridiani Perduti e Factory Compagnia Transadriatica.
Sara Bevilacqua, attrice e regista (nella foto in allegato in uno degli ultimi suoi spettacoli Stocc ddò), e Morena Mazzara, psicologa psicoterapeuta, hanno portato avanti attività laboratoriali di sensibilizzazione sul tema della ludopatia cercando di proporre fattori protettivi che permettano di valutare la situazione del gioco d’azzardo nell’ottica di un approccio logico e critico che contrasti il pensiero magico che sta alla base dei bias cognitivi (errori, pregiudizi, scorciatoie di pensiero) che portano a cadere nella trappola della ludopatia.
Il percorso proposto è stato modulato in tre incontri di due ore ciascuno ospitati nei locali dell’associazione Auser di Brindisi. Ventisei i partecipanti. La metodologia utilizzata è stata di tipo esperienziale, pertanto sono state proposte attivazioni di gruppo, tecniche psicodrammatiche, circle time e role-playing per affrontare varie tematiche: dalla definizione di dipendenza dal gioco d’azzardo ai sintomi e alle cause del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.); dagli effetti del giocatore d’azzardo sulla salute psicologica alla dimensione psico-affettiva delle persone affette da G.A.P, e infine le possibili modalità di intervento in situazioni di disagio clinico da gioco d’azzardo patologico.
Tutti i frequentanti – sostengono Sara Bevilacqua e Morena Mazzara – hanno partecipato agli incontri creando un gruppo coeso e solidale. Tra destinatari e operatori si è rilevata grande collaborazione e volontà di confronto, attraverso la messa in gioco personale da parte di ciascuno e la disponibilità al dialogo offerta dagli operatori. La frequenza degli iscritti è sempre stata caratterizzata da un buon livello di interesse e grande partecipazione, rilevabile anche dalle numerose interazioni e domande poste e dalla buona qualità degli elaborati prodotti. Il livello motivazionale è stato alto, soprattutto quando i partecipanti, colta la finalità del modulo, hanno sperimentato le ricadute positive e l’utilità delle informazioni apprese. Il percorso ha richiesto un grosso impegno da parte degli iscritti in termini di ore di frequenza, di impegno e di messa in discussione personale. L’ottimo livello di accoglienza ha permesso lo svolgimento sereno del percorso ed ha facilitato il lavoro delle esperte, che hanno ottenuto un riscontro nel complesso molto positivo.
Il progetto si conclude il 30 maggio a Mesagne nel Teatro Comunale, quando alle 11 è in programma il talk/spettacolo “Fate il nostro gioco”, a cura della compagnia torinese Taxi1729, uno staff composto da creativi, matematici e fisici (con un sito per accedere al quale si deve rispondere ad una equazione https://taxi1729.it ). Prima e dopo lo spettacolo sono previsti momenti di presentazione e dibattito con i responsabili e i dirigenti degli Enti organizzatori Asl Brindisi e Teatro Pubblico Pugliese, del Comune di Mesagne, di attori, registi e operatori che hanno lavoratori al progetto e ai laboratori.
Lo spettacolo più pop di una conferenza, più seria di uno show, più divertente di quanto credi. Qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente.In un’ora e mezza circa smontiamo alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e restituiamo il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico.
Fate il Nostro Gioco nasce da un obiettivo e da una precisa convinzione. L’obiettivo è quello di svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. La convinzione è che il modo migliore per farlo sia usare la matematica e la psicologia come una specie di antidoto logico, per creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti. Fate il Nostro Gioco si fonda su un ampio studio della matematica e della psicologia del gioco d’azzardo, completamente originale, ideato da Taxi1729, una società di divulgazione scientifica torinese. Il progetto nasce nel 2009 grazie a una mostra dedicata alla matematica del gioco d’azzardo, e da allora si è sviluppato trasformandosi in molte diverse esperienze: una conferenza, un laboratorio, una mostra, un format tv, un corso di formazione per insegnanti e operatori sanitari e, dal 10 marzo 2016 anche un libro.
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Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese
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