May 1, 2025

Quando capita di andare nei grandi supermercati e osservo i prezzi di molti prodotti alimentari, non riesco a capacitarmi di certi prezzacci bassi. Non riesco ad accettarli, penso che non è possibile poter offrire quei prezzi senza che nascondano un inganno. Certi prezzi bassi si possono giustificare solamente in due casi: o quando è merce rubata (e non è il caso dei supermercati) oppure quando è merce d’importazione. A questo punto, chiediamoci quanto sia intelligente da parte nostra comprare questo tipo di merce che, oltre a non avere la garanzia della qualità, mette in crisi la nostra stessa economia locale e nazionale.

 

Mi rendo conto che sto affrontando un argomento molto spinoso. Tutti noi abbiamo necessità di risparmiare per far quadrare il bilancio familiare, e quindi compriamo da Amazon e dalle grosse catene commerciali. Ma, così facendo, allo stesso tempo, mettiamo in crisi i produttori e i negozianti locali che sono quelli che danno lavoro a noi e ai nostri figli o parenti. Ricordiamoci sempre che qualità e prezzo basso sono, alla lunga, incompatibili. Se compriamo dei giocattoli economici è poco il danno, se si rompono subito. Se, invece, compriamo degli attrezzi da lavoro di scarsa qualità, il danno è sicuramente maggiore. Ma se compriamo cibo spazzatura, i danni sono irreparabili perché ne va di mezzo la salute e la stessa vita.

 

La qualità del cibo è un fattore troppo importante per il benessere del nostro corpo per cui dobbiamo scegliere i cibi migliori e non quelli più economici. Io preferisco il cibo locale, possibilmente, coltivato da contadini che conosco. La nostra salute dipende principalmente dalla qualità del cibo. La maggior parte dei disturbi di cui, oggigiorno, soffrono le persone è, in qualche modo, legata all’alimentazione di scarsa qualità oppure eccessiva. Quando il cibo non è di qualità oppure se ne mangia troppo, l’organismo viene intossicato piuttosto che nutrito.

 

Affinché il cibo possa sostenerci, oltre a contenere le sostanze nutritive, non deve contenere veleni di nessun genere. Questo è ovvio per chiunque. Purtroppo, se vi dicessi che anche il miglior cibo (anche senza veleni) diventa tossico quando viene cotto, voi ci credereste? Ebbene, sì. Il cibo cotto non solo perde tutte le sostanze nutritive ma diventa ossidato ed acidificante e, quindi, tossico. Per neutralizzare la tossicità del cibo cotto occorre masticarlo abbondantemente come fanno i macrobiotici in modo che il bolo ben insalivato diventa alcalino neutralizzandone parzialmente la tossicità dell’ossidazione della cottura.

 

Mi potreste obiettare che molti cibi non si potrebbero mangiare crudi, ed è vero. Ciò che non è vera è l’opinione che noi siamo onnivori per cui potremmo mangiare tutto. La Natura ha pensato anche a tutte le altre specie animali; ogni specie ha il suo cibo specie specifico e noi non abbiamo nessun diritto di usurpare il cibo riservato alle altre specie animali. Il nostro antropocentrismo ci ha reso arroganti nei confronti della Natura e dell’intero Universo, ignari che noi siamo semplicemente una minuscola particella, spesso insignificante, dell’Universo.

 

Un’altra comune convinzione errata è che la cottura del cibo è stata una scoperta importante per l’evoluzione della specie umana. Questo è quello che ci vogliono far credere i “navigatori” invisibili della società ma è vero il contrario come ha dimostrato il dott. Francis M. Pottenger con lo studio su 900 gatti, durato 10 anni, già negli anni ’40 del secolo scorso. Se l’alimento cotto è un cibo morto, come può dare la vita a coloro che lo mangiano?

 

Continua…

 

Rocco Palmisano

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