P.A., 30 anni, collaboratrice domestica presso una famiglia di Ostuni (Brindisi), è stata denunciata per furto pluriaggravato continuato.
L’operazione è stata condotta stamattina al termine di una attività di indagine operata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni diretti dal Dott. Francesco Angiuli.
La donna è accusata di aver rubato la somma di euro 7.000,00 in contanti nell’abitazione in cui espletava le mansioni di domestica.
L’operazione nasce dalla denuncia dei coniugi proprietari dell’abitazione formalizzata negli ultimi giorni di dicembre in relazione al furto di complessivi €. 30.000,00 perpetrato in un arco temporale di poco meno di un anno.
I due coniugi, però, non avevano saputo ricollegare con precisione gli ammanchi di denaro alle persone che, a vario titolo, avevano avuto accesso in casa. Così è scattata l’operazione degli agenti di polizia che, come prima attività, hanno avviato una serie di accertamenti di natura tecnica ed hanno ascoltato i componenti della famiglia e le persone che avevano avuto accesso nell’abitazione.
Tale attività aveva permesso agli investigatori di restringere il cerchio dei presunti colpevoli a due collaboratrici domestiche ed avviare le basi per predisporre uno specifico servizio di osservazione.
E così, dopo che i coniugi hanno prelevato la somma di €. 15.000,00 in contanti e l’hanno riposta in un cassetto del tavolo sito in cucina, i poliziotti sono riusciti a documentare nel dettaglio il furto perpetrato da P.A.: la sottrazione di banconote (da euro 50,00 100,00 e 20,00 euro) per un totale di €. 7.000,00.
La donna, che aveva occultato i soldi nel giubbotto e nella borsetta è stata bloccata dai poliziotti e, dopo aver cercato di respingere ogni addebito, una volta in Commissariato, ha ammesso la propria responsabilità di fronte alla schiacciante mole di elementi raccolti a suo carico.
I 7000 euro sono stati restituiti ai legittimi proprietari mentre la signora P. A., sentito il magistrato di turno, Dott. Giuseppe De Nozza, e considerate le problematiche familiari ed lo stato di incensuratezza – è stata denunciata in stato di libertà.
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