si è concluso ieri davanti al GIP presso il Tribunale di Brindisi, dr M. Saso, con sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, il processo a carico di Nicola Delle Donne.
Il presidente di ANCE Puglia (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Delle Donne era accusato del reato di frode in pubbliche forniture in relazione ai lavori appaltati dal Comune di Fasano, nel 2007, a Edilcos srl, società da lui amministrata, aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria di strade nella zona collinare del Comune di Fasano.
Secondo l’ipotesi accusatoria, formulata dal P.M. dr.ssa Farina Valaori sulla base di una consulenza tecnica eseguita dall’ing. Michele Stella, Edilcos non avrebbe eseguito i lavori a regola d’arte ed avrebbe fornito e posto in opera materiali difformi, per quantità e qualità, da quelli previsti nel progetto esecutivo, nel computo metrico e nel capitolato.
Analoga accusa aveva raggiunto De Pascalis Guerino, titolare dell’ATI “Idet srl”, cui il Comune di Fasano aveva appaltato i lavori di manutenzione straordinaria per le strade comunali esterne; e sotto processo erano finiti anche i direttori dei lavori: Leonardo D’Adamo e Francesco Leone per il primo appalto, Leonardo Angelini e Vito Lapadula per il secondo.
Decisiva è evidentemente risultata la perizia disposta dal GIP dopo che gli imputati avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, che ha escluso qualunque tipo di frode e che ha indotto lo stesso P.M. a chiedere, al termine della sua rrequisitoria, l’assoluzione di tutti gli imputati.
Delle Donne era difeso dall’avv. Luigi Covella. Gli altri imputati, dagli avv.ti Orazio Ferrara, Carlino Carrieri, Angelo Loizzi e Danilo Leo.
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