May 26, 2025

ProgettiAmo Mesagne guarda con favore alla costituzione del comitato civico per Torre Guaceto. La salvaguardia del nostro territorio, da tempo martoriato, è infatti una priorità di tutti, ed è fondamentale che i cittadini facciano sentire la propria voce per contenere, frenare, fermare il proliferare di indiscriminati delitti ambientali.

 

Il nostro movimento segue la vicenda da tempo attraverso il responsabile ambiente e territorio Cosimo Quaranta, già componente del comitato nazionale per la difesa di Torre Guaceto, il quale ritiene che il disastro ambientale che caratterizza la località marina, abbia origini lontane, e ancora ignote siano le ragioni che hanno determinato tanta irresponsabilità politica e amministrativa. Resta di certo la consapevolezza degli effetti devastanti nell’area marina protetta e nella Riserva Naturale dello Stato riconducibili allo scarico del depuratore consortile di Carovigno nel canale reale, che, come è noto, sfocia in piena zona integrale nell’area marina protetta.
Quaranta ritiene che la sconsideratezza di alcuni politici e amministratori sia la vera fonte dell’inquinamento dell’area protetta, non solo per quanto riguarda lo scarico del depuratore che è la causa principale del dissesto ma anche per non aver adottato alcuna azione preventiva per preservare l’area in oggetto. Le Istituzioni, prosegue Quaranta, ognuno per le proprie competenze, avrebbero dovuto garantire la salvaguardia di Torre Guaceto che per le sue peculiarità naturalistiche è il fiore all’occhiello del nostro territorio salentino, della Puglia e dell’Italia. La leggerezza con cui è stato affrontato il problema dello scarico del depuratore di Carovigno non poteva e non può dunque passare inosservata agli occhi dell’opinione pubblica ed ecco inevitabile la mobilitazione!
ProgettiAmo Mesagne, sul piano istituzionale, accogliendo l’appello del neo comitato civico mesagnese, proporrà un ordine del giorno al consiglio comunale in cui si chiederà al Sindaco e allo stesso Consiglio di intervenire presso gli enti competenti, per ottenere la chiusura immediata dello scarico nel canale reale, promuovendo altresì una rete con i comuni limitrofi interessati, affinché venga subito rimossa questa situazione di degrado e di grave pericolo ambientale che nuoce in primis all’ecosistema della riserva, e in secondo luogo all’immagine e all’economia del nostro territorio.
Lo chiederemo, conclude Quaranta, anche per Mesagne che ha un legame storico con Torre Guaceto e per ristabilire il rispetto della legalità doppiamente violata, poiché paradossalmente e irresponsabilmente si è pensato di barattare una situazione di evidente illegalità, determinata dal precedente sversamento in falda dei reflui di Carovigno, S. Vito e S. Michele, con un’altra soluzione di aberrante degrado come quello attuale di sversamento dei reflui di un depuratore all’interno di un area marina protetta e riserva naturale dello Stato, già tutelata da leggi specifiche e direttive comunitarie.

 

COMUNICATO STAMPA PROGETTIAMO MESAGNE

 

 

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