ANTONIO SCIANARO (CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA)
“L’ex consigliere Albano ha ragione: il centrosinistra ci ha lasciati lottare contro la miopia sui rifiuti di Vendola e del Pd in perfetta solitudine”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Scianaro.
“Sono mesi che chiedo di capire se esista ancora un piano rifiuti in questa Regione – prosegue – e proprio oggi ho depositato la richiesta di audizione in Commissione dell’Assessore Nicastro. Qualcuno era a mare quest’estate quando, anche a fine agosto, sono intervenuto lanciando l’allarme sulle condizioni di Brindisi. Vendola e il Pd professavano la filosofia ‘discariche zero e zero rifiuti’… eppure siamo in piena emergenza e non possiamo accettare che Brindisi affoghi tra i rifiuti anche in cambio di un corrispettivo economico, perché la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini non sono in vendita”.
“Sono contento che, nell’inedia del Pd regionale, ci sia ancora qualcuno disposto a riconoscere il fallimento. Sono certo che – conclude Scianaro – se anche gli altri eletti nel territorio ne fossero innamorati, la Provincia di Brindisi uscirebbe dallo stato di ‘Cenerentola della Puglia’ e non subirebbe come oggi una politica di centrosinistra tutta baricentrica ed incompetente anche sui rifiuti”.
FRANCESCO DE BIASI:
“I cittadini di Brindisi sono pugliesi come tutti gli altri e non possono essere trattati dalla giunta regionale come se fossero cittadini di serie B”: è quanto sostiene il presidente del gruppo consiliare de “La Puglia prima di tutto” alla Regione Puglia, Francesco De Biasi.
“La vicenda della proroga decisa con un’ordinanza del presidente Vendola e che consente per ulteriori 90 giorni lo smaltimento in contrada Autigno dei rifiuti di 21 Comuni dell’ex Ato Bari 5 è la dimostrazione che questo governo regionale utilizza due pesi e due misure. Non si capisce per qualche arcano motivo – si chiede De Biasi – i cittadini salentini che si oppongono alla Tap secondo il presidente Vendola devono essere ascoltati, ma quelli brindisini che non vogliono essere la pattumiera della Puglia, vengono invece ignorati. Eppure, se vale il criterio secondo cui la volontà popolare deve essere rispettata e tenuta in considerazione, non se ne può certamente fare un fatto geografico. Le ragioni dei salentini sono valide e rispettabili, nel merito, quanto quelle dei cittadini di Brindisi, anche se si tratta di due vicende profondamente diverse”.
De Biasi ricorda poi che l’area di Brindisi ha già la certificazione di area ad alto rischio ambientale: “Non è il caso di procedere con comportamenti che identificano figli e figliastri – conclude il presidente – non fosse altro perché si finirebbe con l’innescare una guerra tra poveri che non porterebbe la Puglia da nessuna parte”.
BRINDISI BENE COMUNE:
Riteniamo gravissima ed altamente lesiva degli interessi della città di Brindisi la decisione della Regione Puglia che con una ordinanza del Presidente Vendola dispone l’arrivo dei rifiuti della discarica di Trani presso la discarica Formica Ambiente .
Ancora una volta Vendola scarica su Brindisi le criticità del sistema regionale dei rifiuti pugliese caratterizzato da una bassissima quota di raccolta differenziata e un uso ormai fuori controllo delle discariche.
Dopo il sequestro della discarica di Conversano e l’ordinanza del febbraio 2013 con la quale 20 comuni del barese sversano i loro rifiuti da ormai 20 mesi nella discarica di Autigno arriva il fermo della discarica di Trani nella quale l’Arpa ha trovato percolato altamente inquinante .
Anche in questo caso la soluzione trovata coinvolge Brindisi. Vendola stabilisce che i rifiuti debbano quindi arrivare da Trani a Brindisi sversandoli nella discarica privata di Formica Ambiente. Una discarica di rifiuti speciali, già fermata a luglio dalla magistratura e che oggi ha dato la disponibilità alla Regione Puglia per accettare rifiuti fino a 200 tonnellate al giorno.
Vogliamo anche denunciare che tali decisioni sono state prese non coinvolgendo il Comune di Brindisi , dapprima non convocandolo nella conferenza dei servizi e successivamente non comunicando neanche l’ordinanza . Un atto gravissimo
Ricordiamo che Vendola in una manifestazione del giugno 2010 a Brindisi dichiarò che sulle questioni ambientali il secondo tempo della partita si sarebbe giocato a Brindisi in particolare sulla questione del carbone e dell’Enel. Ebbene non solo il secondo tempo non si è mai giocato, non avendo su quel tema Vendola e la sua giunta prodotto alcun atto concreto per la riduzione del carbone, ma addirittura da quasi due anni ritiene che Brindisi sia la pattumiera della Puglia .
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