Una sala “Mario Marino Guadalupi” stracolma ha fatto da cornice alla presentazione dell’inedita coalizione tra Brindisi Bene Comune, Partito Democratico, Liberi e Uguali e di Riccardo Rossi, il candidato sindaco designato.
C’era davvero tanta gente. Non solo attivisti ed iscritti di BBC, PD e LEU ma anche molti cittadini che guardano con curiosità al progetto.
Il tavolo dei relatori ha da subito destato attenzione e riflessione: Riccardo Rossi al centro, come candidato comune; a latere due rappresentanti per ognuno dei soggetti fondatori, un uomo ed una donna, un’accentazione sulla parità di genere per significare che questa coalizione ripudia qualsivoglia discriminazione. Per BBC c’erano Giuseppe Cellie e Annamaria Calabrese, per il PD il Segretario cittadino Francesco Cannalire e Adriana Policicchio, per LEU Cristiano D’Errico e Federica Bruno Stamerra.
Il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Cellie, ex consigliere comunale di BBC, che ha voluto ricordare il lungo percorso e le ardue battaglie del movimento ed ha voluto rimarcare che la coalizione è nata con un caposaldo: “tutte quelle persone che ci hanno abituato al malaffare non troveranno posto nelle nostre liste.
Poi è toccato a Francesco Cannalire, segretario cittadino del Partito Democratico. “Il Pd è tornato a casa” ha esordito Cannarile per poi continuare: “negli scorsi anni abbiamo fatto molti errori ma adesso, dopo l’espulsione di chi non aveva a cuore il partito, è giunto il momento di dare voce ai tanti militanti che, per tutti questi anni, sono rimasti ai margini di un partito sfruttato ad uso e consumo di chi aveva come scopo prioritario il proprio tornaconto. Abbiamo scelto di stare in progetto per Brindisi, un progetto che mette al centro i valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’ecologia. Non cederemo alle lusinghe dei portatori di voti, faremo una lista pensando al futuro ed abbiamo scelto di sostenere Riccardo Rossi, una persona talmente competente che in Consiglio comunale ci faceva fare un po’ la parte degli stupidi”.
Dopo Cannarile è intervenuta Annamaria Calabrese che ha rimarcato l’impegno ed i successi di BBC e, soprattutto, della sua componente femminile. Poi è toccato a Cristiano D’Errico (LEU) che ha ripercorso le sofferenze di chi ha scelto di lasciare il PD ed il piacere di ritrovare un PD rinnovato e di sostenere una coalizione che guarda agli interessi di chi soffre.
Adriana Policicchio (PD) ha sottolineato il percorso, suo e di tanti militanti PD, che hanno scelto di restare nel partito convinti si possa realizzare una politica di attenzione verso le classi sociali disagiate, senza per questo demonizzare l’impresa. Dalla sua esperienza di funzionario del Comune di Brindisi, la Policicchio ha esortato a valorizzare i dipendenti meritevoli per rendere più efficiente la macchina amministrativa
Prima dell’intervento del candidato sindaco, Federica Bruno Stamerra (LEU) ha voluto fare un quadro della situazione amministrativa ed ha evidenziato che, tra la caduta dell’Amministrazione Consales, il breve periodo dell’Amministrazione Carluccio, ed il successivo commissariamento, Brindisi è una città che è ferma da due anni e mezzo. “Adesso è indispensabile dare risposte concrete a una città senza programmazione”.
Ed ecco il momento più attesto, la parola a Riccardo Rossi.
Il candidato sindaco ha voluto immediatamente riconoscere la valenza del rinnovamento attuato dal PD di Brindisi: “Hanno saputo cambiare marcia. E’ vero che alcuni temi ci dividono, ma è vero pure che ci uniscono valori profondi: il 25 aprile scendiamo in piazza insieme, e questo è importante in una città che ultimamente sta virando a destra”.
La nostra coalizione sa bene che Brindisi al bivio. Bisogna programmare il futuro proponendo liste pulite, discontinuità e autonomia”
Rossi riconosce l’importanza del nuovo SEN, la Strategia Energetica Nazionale che ha imposto la chiusura delle centrali a carbone entro il 2025.
“Adesso è ora di programmare il futuro di Brindisi, un modello di sviluppo, che non può essere rappresentato dal Tap nè dal progetto di A2A ma da un sistema basato su turismo e portualità.
Il futuro passa da una forte autonomia della città di Brindisi. Il nostro futuro – dice sarcasticamente Rossi – non può essere deciso a Francavilla Fontana”
Rossi conosce bene i problemi della città ed è convinto che la recrudescenza della criminalità si debba combattere sostenendo le forze dell’ordine, “ma il comune può fare molto investendo su scuola e cultura ed ascoltando la gente che vive”.
Il Candidato Sindaco punta su forme di partecipazione progettuale alla rinascita della città e poi propone l’assessorato “Brindisi smart” che si occuperà di preparare i progetti da presentare nei vari bandi: “A Brindisi manca un portafoglio progetti e non vinciamo i bandi perché presentiamo progetti che non sono all’altezza”.
Rossi ha poi voluto rimarcare un aspetto importante: “spesso sono stato definito il signor no. Ma non è così. Sono favorevole al progetto dell’Enea del valore di 500 milioni di euro e 1600 posti di lavoro. Da qualche parte c’è stata una polemichetta sterile. Io sono stato coordinatore provinciale per il referendum contro il nucleare perché si parlava di fusione, qui parliamo di tutt’altro”.
Dal pubblico una donna ha gridato: “Vergognati” ma è subito scappata via rigettando l’invito al confronto.
Rossi ha continuato: “Qui non parliamo di una centrale nucleare, ma un polo scientifico e di ricerca che potrebbe nascere dando un serio futuro alla cittadella della ricerca ed un enorme ritorno alla città”.
Prima di concludere l’intervento Riccardo Rossi ha manifestato preoccupazione per i conti del Comune. “Abbiamo chiesto un incontro al Commissario per avere contezza della situazione economica. Noi non vogliamo illudere nessuno. Il nostro programma sarà tarato sulle disponibilità economiche”.
Dopo aver detto che la coalizione è aperta, Rossi ha chiamato a raccolta i brindisini, e soprattutto il mondo associativo: “La città è ad un bivio, non state alla finestra”
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