SI è svolta oggi la riunione convocata dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sulla situazione della Riserva naturale di Torre Guaceto.
Nel corso dell’incontro – a cui era assente il Presidente a Bruxelles per motivi istituzionali – si è discusso sull’individuazione delle possibili soluzioni legate alle problematiche della Riserva di Torre Guaceto e si è deciso di tornare ad incontrarsi il prossimo 27 ottobre assieme ai tecnici istituzionali e degli organismi.
Anche alla luce di quanto svolto fino ad ora da AQP, dal tavolo di questa mattina sono emerse varie ipotesi: si opterà all’interno di queste non appena saranno concluse le analisi tecniche ancora in atto.
Di seguito, il verbale redatto al termine dell’incontro.
“Su convocazione del Presidente Vendola, si è tenuta una riunione sulla vicenda relativa al depuratore consortile dei comuni di San Michele Salentino, San Vito del Normanni e Carovigno, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali Giannini e Barbanente con il dr.Limongelli e l’ing. Zotti per la Regione; l’amministratore di AQP,prof. Costantino con il Dg Di Donna e gli ingg.Baldini e Volpe, il dr. Valentini; il dr Alessandro Cicolella, direttore del Consorzio di Torre Guaceto con gli Avv.ti Tangari e De Feo e l’assistenza tecnica dei proff.Piccinni, Fraschetti e Terlizzzi, l’ing.Melpignano, l’ing Colucci, Direttore dell’AIP ed il Consorzio di Bonifica dell’Arneo, rappresentato dall’ing. Raho, supportato dall’avv. Anna Chiumeo, dell’Anbi. Ha assistito ai lavori il Presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini.
I presenti condividono la circostanza per cui la realizzazione del depuratore consortile a Carovigno con la condotta sottomarina prevista realizza condizioni igienico sanitarie ed ambientali sicuramente migliorative rispetto alla situazione preesistente al funzionamento dei tre vecchi impianti dei singoli Comuni.
“Invero gli stessi impianti scaricavano i liquami, pressocché tal quali, in falda con gravi danni alla stessa.
“ Preso atto altresì che Torre Guaceto interessata attualmente dallo scarico provvisorio dei reflui trattati nel canale Reale che raggiunge il sito di importanza Comunitaria nonché l’area marina protetta, indivuata quale “ area speciale di interesse mediterraneo”, e che pertanto in ragione del principio di precauzione i parametri di tutela non possono che essere più rigorosi, tutti i presenti convergono su quanto segue.
“L’AQP, proprio in ragione della maggiore cautela necessaria, ha già provveduto ad attivare tutti i filtri a sabbia per maggiormente garantire l’abbattimento dei solidi sospesi e che ha in programma: nel termine massimo di venti giorni, di attivare la vasca di accumulo, già presente nell’area di impianto come vasca di laminazione per eventuali scarichi anomali e sovraportatei; nel termine massimo di sessanta giorni di istallare un sistema di teleallarme per tutte le principali apparecchiature elettromeccaniche in modo da garantire un pronto intervento in emergenza in caso di avaria, rottura ecc. e di istallare in ingresso dell’impianto un misuratore rilevatore di sostanza organica, anche questo per garantire il pronto intervento in caso di apporti anomali.
“Le misure anzidette hanno natura precauzionale per fronteggiare eventuali emergenze (piogge e scarichi abusivi).
“L’AQP, inoltre, ha verificato la possibilità di ridurre i tempi di avvio all’esercizio della condotta sottomarina, attraverso lo sdoppiamento del progetto originario in due stralci funzionali oggetto di separata aggiudicazione. Detti tempi saranno contenuti entro i primi mesi del 2016.
“Nelle more, al fine di ridurre e/o azzerare la portata dello scarico nel Canale Reale dei reflui affinati ex DM 185/2003, si procederà alla indagine geognostica di aree individuate dai comuni di Carovigno e Brindisi, destinate alla realizzazione di trincee disperdenti che consentano un recapito complementare/alternativo a quello del Canale Reale. Al fine di verificare l’esito delle indagini geognostoche e l’idoneità delle aree individuate, viene stabilito di riconvocarsi, senza ulteriori avvisi, il 27 p.v., ore 11, presso la Presidenza della Regione.
“Il Consorzio, fermo restando il ricorso pendente e le contestazioni con esso formulate, prende atto positivamente, salvo verifica della loro idoneità, delle soluzioni proposte per assicurare la tutela dell’area marina protetta”.
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