Parziali: 20-9, 45-24, 61-39
Enel Brindisi: Pullen 25, Harper 9 James 9, Bulleri 5, Cournooh, Di Salvatore, Denmon 10, Zerini 3, Calò, Turner 2, Mays 17, Eric 4. Coach: Bucchi
Acea Virtus Roma: Ejim 6, Triche 3, Jones 11, D’Ercole 6, Sandri, De Zeeuw 8, Kushchev, Reali, Gibson 14, Stipcevic 6, Morgan, Pullazi. All. Dalmonte
Arbitri: Sahin, Filippini e Attardi
Brindisi accende le sue luci; Roma resta spenta per quasi tutti i 40 minuti. In estrema sintesi è questo il responso del derby dell’elettricità tra Enel Brindisi e Acea Roma.
Troppo grande il divario tra le due squadre.
Troppo brutta per essere vera l’Acea scesa in campo a Brindisi: dopo aver subito un terribile parziale di 20-0 non è riuscita a dare segni di reazione tranne che nei due minuti finali del primo quarto e nei due iniziali dell’ultimo.
Troppo forte la partenza di un Brindisi che, in pieno filotto di vittorie consecutive, si avvia recitare un ruolo di primo piano nel massimo campionato italiano di basket. Probabilmente saranno le gare contro Avellino, Milano e Reggio a dare una prima dimensione della forza di Pullen e compagni, fermorestando che la stagione è ancora lunga e per Brindisi c’è da onorare anche l’impegno di Coppa.
La gara:
Brindisi parte con Pullen, Denmon, Turner, James e Mays. Roma risponde con Gibson, Triche, Ejim, Morgan e Jones.
Tanto per restare nel campo elettrico è l’Enel ad avere un avvio fulminante con Denmon e James che mettono a segno i canestri dell’8-0 dopo appena due minuti di gioco. Dalmonte chiama subito time-out per registrare una squadra apparsa spaesata.
Al rientro in campo Brindisi non si ferma e Pullen e Mays fanno 13-0. Dalmonte allora decide di dar spazio alla panchina chiamando sul parquet Stipcevic e D’Ercole. Brindisi, comunque, appare di un’altra categoria tanto è lo spessore tecnico e l’ardore agonistico messo in campo dai giocatori di Bucchi. Il parziale si allarga a 20-0 dopo 6 minuti e a 3’28” dal termine del periodo Roma chiama un altro time-out.
Al rientro De Zeeuw realizza il primo canestro laziale (20-3), seguito da un canestro ed un libero di Jones mentre l’Enel – che ha messo in campo Eric (autore di una stoppata fenomenale) e Harper – rifiata un attimo. Il primo tempo scorre veloce fino alla conclusione sul 20-9.
Il secondo periodo è più equilibrato anche se le triple di Zerini (23-9) e Bulleri (28-13) la dicono tutta sulla profondità di una squadra come Brindisi, che, anche al di là dello startin’ five, ha risorse in grado di incidere su ogni match.
Per tutta la seconda frazione Bucchi ricorre a frequenti rotazioni anche allo scopo di mantenere alta l’intensità difensiva. Nonostante Roma giochi sensibilmente meglio, il margine di vantaggio di Brindisi resta sempre oltre la soglia di sicurezza. Ad 1′ dal riposo lungo torna al massimo vantaggio di 20 (42-22) per poi aumentare fino al finale di 45-24
Al rientro dagli spogliatoi, l’inerzia del match resta nelle mani dei padroni di casa che vanno anche a +25 (51-26). Roma è assolutamente deficitaria nel tiro dalla lunga distanza, con Gibson e Stipcevic che sparano a salve. Nonostante il lungo margine di vantaggio, Brindisi continua a difendere duro, seguendo il credo tattico di Bucchi. Questo consente al team biancazzurro di sopperire ai periodi di digiuno offensivo senza intaccare più di tanto il vantaggio accumulato. Infatti, Brindisi si tiene sempre intorno alle 20 lunghezze di distanza sciorinando a tratti la classe e l’atletismo di giocatori come Pullen, Mays e James. Il terzo periodo termina 61-39
Il quarto ed ultimo periodo è segnato dallo scatto d’orgoglio di Roma che riduce fino al 63-47 in meno di due minuti di gioco. A Bucchi basta chiamare time-out per strigliare i suoi e tornare a mettere la museruola a Jones e compagni. L’ordine che parte dalla panchina è – manco a dirlo – “difesa”. Roma realizza un solo punto in quattro minuti mentre, dall’altro lato, Brindisi riprende la marcia e vola sino al 72-48 (a 4’11” dal termine).
Il resto del match si gioca solo per lo spettacolo con il pubblico del PalaPentassuglia che impazzisce per una grande azione aperta da una stoppata di James e conclusa con un aley-oop di Mays su assist di Pullen.
Finisce con la ola con Brindisi che vince per 84-54
Angela Gatti
Pubblicato il: 26 Dic, 2014 @ 19:37
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