Parziali: 26-19, 42-38, 58-59
Avellino: Anosike 10, Gaines 15, Cadougan, Picariello n.e., Hanga 9, Banks 13, Cavaliero 9, Cortese n.e., Trasolini 4, Severini n.e., Lechthaler, Harper 17. All.: Vitucci.
Enel Brindisi: Pullen 13, Harper 2, James 16, Bulleri 4, Cournooh, Altavilla n.e., Denmon 15, Morciano n.e., Zerini, Turner 7, Mays 15, Eric 8. Coach: Bucchi
Arbitri: Mattioli, Mazzoni, Borgioni
Quarta vittoria consecutiva e quarta vittoria fuori casa. Brindisi non poteva presentarsi meglio al match clou del Forum di Assago che il prossimo 5 Gennaio aprirà il nuovo anno contro la capolista Milano.
Ad Avellino, Pullen e compagni hanno dato la piena dimostrazione di essere squadra quadrata e di talento, riuscendo a sovvertire una gara difficile contro una compagine attrezzatissima.
Gran merito va dato alla classe cristallina del parco giocatori allestito da Giuliani e Bucchi, un gruppo pieno zeppo di talenti, di atleti che, magari, appaiono sonnecchiare per gran parte del match ma che, al tempo giusto, sono tutti capaci di assestare la zampata vincente.
Ed è questo che è accaduto contro gli irpini di Vitucci: quando i tifosi biancoverdi stavano pregustando la vittoria contro il nemico “Brindisi” sono venuti fuori Mays e Denmon (quasi del tutto assenti nei primi venti minuti) e la gara ha cambiato verso immediatamente. I biancazzurri hanno assestato un mortifero 12-0 e per Avellino ed i suoi tifosi è stata notte fonda.
Adesso, dopo le fatiche di Eurochallange e l’ultimo tour de force in campionato, Brindisi si godrà poche ore di meritato riposo perché si dovrà tornare in palestra già dai primi giorni dell’anno per preparare il big match contro la grande favorita del torneo.
La gara:
Brindisi ed Avellino partono con i quintetti tipo: da un lato Pullen, Turner, Denmon, James e Mays, dall’altro Gaines, Banks, Hanga, Harper e Anosike.
L’avvio è maschio ed equilibrato. Difese mani in faccia, sportellate sotto canestro, atletismo a go go e transizioni spettacolari e veloci. A metà quarto è 12-10.
Avellino, in virtù di una migliore performance a rimbalzo, va a + 6 (18-12) ma l’Enel risponde con un buon impatto sulla gara di Eric (6 punti e 6 rimbalzi in poco tre minuti) ed una tripla di Pullen e si porta sul 18-19 a 1’40”.
Il finale di tempo è appannaggio dei padroni di casa che dapprima realizzano 4 punti consecutivi con Gaines e poi approfittano di un fallo tecnico comminato a Bucchi trovando con Hanga, il canestro avventuroso a fil di sirena che li porta a chiudere sul 26-19.
Il secondo quarto vive di un accentuato agonismo: Brindisi cerca di fermare il maggior atletismo dei padroni di casa con le buone e con le cattive e ci riesce anche a costo di sprecare subito il bonus falli. Avellino realizza col contagocce (appena 4 punti in altrettanti minuti) e Brindisi, con James molto attivo e preciso, ha gioco facile nel ridurre le distanze. A 4′ dal riposo lungo, Vitucci chiama time-out sul risultato di 32-29.
Il break ha l’effetto di raffreddare Brindisi e di far riprendere fiato ai biancoverdi. E così Avellino riesce a controllare il leggero divario di vantaggio ed andare a riposo sul 42-38.
Al rientro in campo Brindisi continua a difendere forte e passa subito in vantaggio con 5 punti consecutivi di Denmon (42-43). Da qui nasce una partita a ritmi vertiginosi con due squadre che non si risparmiano in intensità difensiva e efficacia offensiva.
Brindisi e Avellino danno fondo alle loro enormi risorse e si alternano in testa al punteggio.
Nei biancazzurri crescono Mays e Denmon (in ombra nel primo tempo) mentre negli irpini si mette in evidenza Hanga, autore di giocate davvero spettacolari.
Il 58-59 di fine periodo la dice tutta sull’equilibrio tra le due compagini.
L’ultimo quarto è un susseguirsi di break ed emozioni che vanno raccontate minuto per minuto.
Si parte nel segno di Gaines, autore di 5 punti in meno di un minuto (63-59) e così Bucchi è costretto a chiamare subito un time-out.
Brindisi si rifà subito grazie ai canestri di Pullen e Bulleri (63-64) e poi è lo stesso Pullen a rispondere ad un bel canestro di Hanga (65-66).
A questo punto, però, i pugliesi sbagliano l’inverosimile ed Avellino, con un parziale di 8-0, vola fino al 73-66 di metà periodo. Bucchi chiama time-out ma al rientro è Avellino a realizzare i due punti e ad andare al massimo vantaggio di +9 (75-66).
Partita finita? Manco a dirlo. Perché Brindisi trova in Marcus Denmon l’uomo che cambia le sorti di un match. Due canestri consecutivi del n. 12 danno fiducia nella rimonta ed impauriscono la Sidigas. Avellino sbaglia di tutto e di più e prima Turner e poi Mays realizzano i canestri che portano le due squadre in parità (75-75). Quando Gaines sbagliare l’ennesima conclusione è sempre Denmon a realizzare la tripla del 75-78 che segna un parziale killer di 12-0.
Brindisi ha la palla del match point ma Mays sbaglia i tiri liberi del possibile + 5 e sul fronte opposto Gaines fa il 2/2 che porta Avellino a -1.
Palla a Brindisi che non riesce a realizzare ed Avellino ha 22” per vincere il match.
A questo punto è Mays a farsi perdonare i due errori dalla lunetta e a compiere una prodezza con una splendida stoppata su Hanga. Il rimbalzo ed il fallo successivo subito, portano James in lunetta per il 77-80 che sarà il risultato finale perché Avellino non avrà più lo spazio per realizzare.
Angela Gatti
Pubblicato il: 29 Dic, 2014 @ 22:46
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