Parziali: 21-13, 32-28, 40-47
Enel Brindisi: James 5, Todic, Savoia n.e., Formenti n.e., Dyson 24, Lewis 12, Chiotti, Zerini 7, Snaer 5, Leggio n.e., Campbell 11, Jackson. Coach: Bucchi.
Pasta Reggia Caserta: Mordente, Marzaioli, Vitali 8, Tommasini 3, Michelori 9, Brooks 13, Roberts 9, Moore 4, Scott 3, Easley 4. Coach: Molin
Arbitri: Chiari, Bettini, Filippini
Per continuare a sognare in grande, Brindisi era chiamata a vincere anche contro Caserta in quello che, una volta, veniva chiamato il derby del Sud.
E così è. A Dyson e compagni bastano due tempi per avere la meglio sugli avversari: il primo, condito da un’ottima prestazione di squadra impreziosita dalle spiccate individualità di Zerini, Lewis e Dyson; il quarto – splendido – in cui la squadra di Bucchi recupera lo svantaggio accumulato nei periodi centrali e – deliziando il pubblico – annichilisce Caserta mostrando grande qualità e la voglia di vincere.
Solito pienone al PalaPentassuglia che però non vede la presenza dei casertani, la cui trasferta è stata vietata come lo fu all’andata per i supporters brindisini.
La gara:
Brindisi scende sul parquet con Dyson, Snaer, Lewis, James e Zerini. Molin schiera nello startin’ five Mordente, Brooks, Roberts, Moore e Easley.
Dyson parte alla grande: in meno di un minuto realizza cinque punti grazie ad una entrata funambolica ed un preciso tiro dalla grande distanza. Brindisi va 8-2 con una bomba di Zerini e poi – sempre sull’asse Dyson Zerini – va sul +8 (12-4 a 6’20”) costringendo Molin a chiamare time-out.
Caserta si schiera a zona mentre Brindisi continua a difendere in modo eccellente, con il risultato che per circa due minuti il risultato non varia. Molin mette in campo Michelori e Vitali per gli spenti Easley e Brooks ma Brindisi, approfittando del “bonus falli” raggiunto da Caserta già a 4′ dal termine del quarto, allunga sul 19-9.
Negli ultimi due minuti Bucchi fa tirare il fiato a Dyson, Snaer e James buttando nella mischia Campbell, Jackson e Todic ma Brindisi non ne risente più di tanto e chiude 21-13.
Nel secondo quarto l’Enel – con un quintetto inedito composto da Jackson, Campbell, Lewis, Todic e Chiotti – mostra qualche limite offensivo mentre Caserta palesa netti miglioramenti rispetto alla prima frazione. Dopo 3’30” di gioco è 25-20. Bucchi richiama in campo Dyson e James ma la squadra pugliese fatica a riprendersi e i campani – guidati da un buon Brooks – riducono a -1 (25-24 a metà periodo). Il coach prova anche a sostituire James con Zerini ed a chiamare time-out ma le difficoltà di manovra offensiva e la scarsa precisione al tiro continuano per tutta la frazione, anche se qualche sprazzo di classe (come ad esempio una tripla di Snaer) offre l’impressione che Brindisi debba ancora dare il meglio di se stessa. Caserta, in più occasioni, gioca la palla del pareggio/sorpasso e solo all’ultimo secondo Campbell mette a segno il canestro che porta Brindisi al riposo sul +4 (32-28).
Al rientro in campo l’Enel non riesce a ricompattarsi e Caserta impiega due minuti per impattare sul 32. Roberts, da tre punti, regala il primo vantaggio agli ospiti (32-35) poi James a 6’15” spegne il digiuno dei padroni di casa ma è un fuoco di paglia e Bucchi è costretto a chiamare time-out sul 34-37 a 5’13” dalla conclusione del terzo quarto.
Brindisi continua ancora a far fatica e due canestri di Brooks allungano il divario a 8 punti (34-42). Bucchi chiama nuovamente time-out e striglia i suoi. L’Enel prova a scuotersi: la difesa diventa asfissiante e Dyson chiude con canestro (+ fallo e libero realizzato) uno dei suoi proverbiali coast to coast. Caserta soffre ma non molla: Vitali ed i suoi attuano una difesa “dura”, “mani in faccia” e non permettono a Brindisi di essere lucida nell’impostazione del gioco. In attacco i campani attaccano con più precisione ed il vantaggio di 7 punti al temine del terzo quarto appare del tutto meritato (40-47).
Nell’ultimo periodo Brindisi compie un capolavoro: getta il cuore oltre l’ostacolo e sciorina uno dei suoi migliori quarti della stagione. Basti pensare che Caserta realizza il primo canestro dal campo soltanto a 1’38” dal termine del match.
E’ un quarto che va raccontato azione per azione perchè resterà indelebile nei ricordi dei tifosi locali. In meno di due minuti, grazie ai canestri di Dyson e la tripla di James, Brindisi assottiglia quasi per intero il divario (47-48) . Poi Lewis, con un intelligente gioco da tre punti (entrata e fallo subito) riporta in vantaggio i biancazzurri (50-48 a 7’32”).
Molin chiama time-out per riordinare le idee ai suoi ma il PalaPentassuglia diventa una bolgia e quando Dyson (con una conclusione da tre punti) e James (con una stoppata stratosferica) lo accendono ancora di più, si capisce che la vittoria non può sfuggire (53-48).
L’Enel è in piena trance agonistica: difende da Dio e non sbaglia più niente. Campbell mette a segno un’altra bomba (56-48) e Dyson – dopo aver chiesto ed ottenuto qualche minuto di riposo – regala la doppia cifra di vantaggio (58-48). Vanno a canestro anche Lewis e Snaer (62-48) prima che Brindisi allenti la pressione e Caserta possa realizzare qualche punticino.
La sirena finale arriva sul 64-53 e viene salutata da cori ed applausi. Brindisi c’è e Domenica sera a Cantù ci sarà da divertirsi.
Angela Gatti
Pubblicato il: 9 Mar, 2014 @ 19:14
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