Parziali: 21-25, 43-38, 61-61
Enel Brindisi: Harper 18, James 10, Bulleri 1, Cournooh, Di Salvatore, Denmon 18, Morciano, Zerini 8, Henry 5, Turner 12, Mays, Ivanov 10. Coach: Bucchi
Trento: Mitchell 22, Sanders 8, Pascolo 8, Grant 8, Forray 3, Flaccadori, Owens 19, Baldi Rossi 4, Armwood, Spanghero. Coach: Buscaglia
Arbitri: Seghetti, Borgioni, Lo Guzzo
Terza vittoria stagionale per l’Enel Brindisi che, in attesa del debutto europeo, riesce ad avere la meglio sulla matricola Trento
La gara – aveva ragione Bucchi – si è rivelata più complicata del previsto. Da un lato Brindisi ha dovuto rinunciare nuovamente a Mays, pedina fondamentale per gli schemi offensivi e difensivi; dall’altro Trento si è dimostrata una matricola terribile, grazie ad un gioco efficace imperniato sulla classa di Mitchell ed Owens.
Brindisi parte ancora senza Mays ed inserisce nello startin’ five Henry, Turner, Denmon, James e Ivanov, Trento risponde con Dorray, Mitchell, Pascolo, Grant e Owens.
Le prime fasi sono nel segno dei ragazzi di Bucchi che in tre minuti si portano sul 9-2 grazie alle bombe di Turner e Denmon (2).
Trento riduce fino al 9-6 ma Henry mette a segno la quarta bomba brindisina, prima che il pressing difensivo di Trento, unito ad una incredibile serie di palle perse dei padroni di casa porti il risultato sul 14-14 a 3’38”. Bucchi ferma l’incontro per un time out ed insirisce Bulleri al posto di Henry e Zerini al posto di Ivanov.
La musica non cambia di molto e Trento, con una tripla di Sanders opera il primo vantaggio (18-19) per poi allungare fino al 20-25. A chiudere il quarto ci pensa Bulleri che dopo aver conquistato un fallo con esperienza realizza solo uno dei due liberi a disposizione.
Il secondo quarto comincia con Brindisi e Trento che dimostrano grande determinazione difensiva e per gli attacchi è buio pesto. Il primo canestro arriva dopo due minuti e porta la firma di Harper. Brindisi, che trova in Cournooh un’arma difensiva micidiale, continua a mettere la museruola a Trento e si riporta in vantaggio fino al 29-25.
Brindisi concede agli avversari soltanto 6 punti in 7 minuti ed allarga il divario fino al + 7 (38-31).
Negli ultimi tre minuti, anche grazie ad un prevedibile calo di intensità degli uomini di Bucchi, Trento ritrova la chiave per tornare mettere in difficoltà i biancazzurri ma Brindisi non cede un millimetro e va al riposo sul 43-38.
Al rientro in campo, Brindisi e Trento danno sfoggio di tutte le proprie qualità tecniche ed atletiche ed il PalaPentassuglia assiste ad una partita veloce, spettacolare. Entrambe le compagini vanno a segno con ottime percentuali e mettono in evidenza buonissime individualità. Brindisi, nel frangente, si affida alle discrete prestazioni di Denmon e – a tratti – di Ivanov. Ma a fare la differenza, nella parte centrale del periodo, sono due americani della matricola trentina: Mitchell e Owens riescono a creare talmente tanti grattacapi alla difesa brindisina da consentire agli ospiti di ritornare in vantaggio (56-57).
Nel momento peggiore dei padroni di casa (un parziale negativo di 9-0 che porta Trento a +5, 56-61) è Harper a prendere per mano Brindisi che, con cinque punti consecutivi del n.2, chiude il terzo quarto sul 61-61.
Nell’ultimo periodo la tensione si taglia con un coltello. I giocatori danno tutto in difesa ma perdono la lucidità per attaccare con precisione. In quattro minuti Brindisi e Trento realizzano appena tre punti a testa, poi è la James, con una bomba, a spezzare l’equilibrio. A metà periodo è 67-64 con Buscaglia che chiama time-out per riordinare le idee dei suoi.
Al rientro in campo è sempre battaglia ma permane il digiuno per un altro minuto e mezzo, fino a quando, cioè, Zerini non infiamma il Palasport con la bomba del 70-64.
Trento tenta la rimonta con una tripla di Sanders ma, sul capovolgimento di fronte, Harper rende pan per focaccia (73-67 a 2’35” dal termine). Contrada Masseriola diviene una bolgia. Ma l’esplosione arriva con la tripla di Denmon che a 1’50 scrive il 76-67 a 1’50.
Buscaglia chiama l’ultimo time-out e rigenera i suoi: Mitchell spara dentro da 8 metri e ridà speranze ai viaggianti ma Brindisi non si lascia intimorire e gestisce le fasi finali con oculatezza ed esperienza. Termina 82-74.
Angela Gatti
Pubblicato il: 1 Nov, 2014 @ 20:29
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