Qualche anno fa, dopo una partita di playoff persa a Brindisi contro l’Invicta, il coach di Santeramo diede alla tv locale un’incredibile intervista (che gli costò una squalifica e l’esonero).
In quell’intervista l’allenatore murgiano diede sostanzialmente la colpa della sua sconfitta a uno dei due arbitri, una donna, colpevole secondo lui di “non capire il basket” che è “uno sport di contatto” e quindi “le donne non possono arbitrare la pallacanestro”. Concetto e argomento certamente spigolosi e ostici da maneggiare, soprattutto in frasi che non comprendano, come urlato simpaticamente dagli spalti, la parola “cucina”. Non ce ne vogliano le femministe, ma domenica pomeriggio, sul parquet del Palasport 2006 di Ceglie Messapica, a molti di noi quel ragionamento non è sembrato poi così alieno.
Si scherza, ovviamente. Nulla da togliere ai meriti della Magic Team Benevento, che ha vinto meritatamente una partita condotta con autorità fin dall’inizio del secondo quarto, approfittando dell’imbarazzante difesa ostunese (17-35 il parziale del secondo periodo, 103 punti concessi agli avversari alla sirena finale): ma la direzione della coppia barese formata da Volgarino e dalla ruvese Michela Padovano (dopo Caldarola, quest’anno con gli arbitri ruvesi siamo sempre sfortunati), contestata peraltro da ambo le parti, è stata ai limiti del dilettantismo.
Accade così che quando a metà del terzo quarto il beneventano Ucci, simulando un contatto sul volto, si ferma col pallone tra le braccia, e Caloia prova a strapparglielo dalle mani beccandosi in cambio una sonora sbracciata, la coppia di grigi entra nel tunnel del panico, non sapendo cosa fischiare, a favore di chi e perché: e sebbene la reazione del pubblico sia stata oggettivamente esagerata (con il croato Drca a litigare coi tifosi, e una solitaria invasione di campo ad aggiungerci il carico), non si può non imputarne la colpa (o almeno una parte di essa) al caos portato sul parquet dai due fischietti baresi, completamente nel panico per diversi minuti.
La Cestistica pagherà ovviamente, suo malgrado, le conseguenze di quanto accaduto. E dire che nel primo quarto, chiuso in vantaggio di un punto, i gialloblù, col nuovo acquisto Orlando (buono il suo impatto) erano sembrati in palla, motivati a tornare alla vittoria dopo un periodo nero di sette sconfitte consecutive, che adesso invece sono diventate otto. Ma un incredibile parziale ospite nel secondo quarto (il già citato 35-17) ha completamente steso i già psicologicamente fragili ragazzi di coach Beppe Vozza, sprofondati poi addirittura a -30 nel terzo quarto prima della convulsa sospensione dovuta ai fatti sovracitati.
La sfortuna legata al fatto di incrociare, in questo periodo, sempre le squadre più in forma del campionato (5 vittorie nelle ultime 6 partite per i campani, trascinati da un Pignalosa da 30 punti e 33 di valutazione), si unisce alle altre, ultima delle quali l’infortunio dopo 6 minuti a Gianluca Marseglia, le cui condizioni saranno da valutare nei prossimi giorni.
Tra una settimana, domenica 4 gennaio contro una Agropoli già sconfitta all’andata al debutto stagionale, un’altra occasione per dare un rabbioso calcio alla jella. Che adesso davvero, come l’estate dei Negramaro, sembra non finire mai.
TABELLINO
OSTUNI: Angelini 11, Orlando 19, Marseglia, Percan 25, Menzione 20, Caloia 9, Tanzarella 6, Morena, Perugino, Assentato 2. Coach: Vozza.
BENEVENTO: De Gregorio 17, Norcino NE, Marchetti 16, Ronconi 11, Pignalosa 30, Fratini 7, Ucci 6, Balestrieri 3, Gagliardi NE, Drca 13. Coach: Parrillo.
TABELLINO COMPLETO
http://www.legapallacanestro.com/c/match-details?comp=920&id=59014
Ufficio stampa e comunicazione – CESTISTICA OSTUNI
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