May 26, 2025

Di seguito riportiamo integralmente i testo di una interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta rivolta dal Consigliere Regionale Euprepio Curto al Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, al Presidente della Giunta regionale On.le Nichi Vendoa e all’Assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro.

 

Premesso che:

– nel corso degli ultimi due mesi, per ben tre volte (quattro volte negli ultimi cinque) il compressore dell’impianto di cracking della Versalis (Società soggetta alla direzione e al coordinamento Eni) di Brindisi è andato in blocco, ingenerando comprensibile preoccupazione nella intera popolazione brindisina;

– nell’ultima circostanza le operazioni finalizzate a riportare alla normalità l’attività dell’impianto sono state ben più lunghe e laboriose rispetto a quelle poste in essere nelle occasioni precedenti;

– il fatto che le emissioni dei gas non abbiano interessato in maniera sensibile le zone della città dove più alta è la concentrazione urbana, pare sia stato dovuto ad un fattore meramente fortuito, e cioè la direzione dei venti, che, ovviamente non dipende dalla diligenza della Versalis;

– questo dato non impedisce però di ritenere che altri territori, particolarmente vicini alla città di Brindisi, siano stati destinatari di un impatto ambientale sul quale i dati, purtroppo, sono ancora incerti e non concordanti;

– nel dibattito istituzionale che ne è sorto, la Regione Puglia, con particolare riferimento all’Assessorato regionale all’Ambiente, ha brillato per la sua assenza;

la questione va assumendo ogni giorno di più aspetti delicatissimi, anche a causa della colpevole inerzia manifestata da Eni per ciò che concerne la realizzazione delle opere di manutenzione straordinaria;

– appare pertanto quanto mai urgente e doveroso che la Regione Puglia riacquisti una propria centralità sul caso, attivando i poteri non delegabili che di certo le sono attribuiti.

Tutto ciò premesso, l’interrogante chiede di conoscere:

– se la Regione non ritenga di dover riesaminare l’Aia a suo tempo rilasciata a Versalis;

– se la Regione non ritenga, altresì, di dover attivare le iniziative più opportune finalizzate a fermare l’impianto cracking della Versalis di Brindisi, almeno fino a quando non sarà (se lo sarà…) rilasciata una nuova Aia;

– se la Regione non ritenga, infine, di dover verificare compiutamente e dettagliatamente i danni venutisi a determinare a seguito delle ormai acclarate criticità emerse dall’impianto che ancora oggi non risultano essere state superate a causa di spregiudicate scelte aziendali finalizzate esclusivamente all’abbattimento dei costi, e, quindi, alla massimizzazione del profitto, nonostante i gravi rischi a cui, in conseguenza di tale politica aziendale, si espone la comunità brindisina;

– se, in conseguenza delle gravi, continue e documentate violazioni, non solo in tema di salvaguardia dell’ambiente, ma anche in tema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, la Regione non intenda verificare la rispondenza dei sistemi di sicurezza Versalis alle norme contenute nel Decreto legislativo n. 81/2008 successivamente modificato dalla legge 106/2009 e ancora dopo dalle disposizioni contenute ne cosiddetto “Decreto del Fare”, e, in caso di conferma di inosservanza e violazioni gravi, attivare specificamente nei confronti del management di Versalis tutte le procedure finalizzate a sanzionare le violazioni di legge.

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