I sottoscritti rappresentanti sindacali (R.S.U.) della “U.G.L. Chimici” del petrolchimico di Brindisi ENI Versalis s’indignano per la feroce guerra portata avanti, sulla stampa locale e sugli organi d’informazione, per l’accensione straordinaria delle torce dell’ ENI Versalis.
A queste forze politiche che stanno conducendo questa battaglia, forse solo con l’intento di condizionare l’opinione pubblica, vogliamo fargli presente alcune considerazioni.
Premesso che, l’impiantistica torce è adottata per garantire la sicurezza degli impianti chimici, ma ogni qualvolta, che per eventi fortuiti e imprevedibili, le sicurezze del petrolchimico intervengono e scaricano in torcia parte dei fluidi di processo si fa tanto clamore sull’evento.
Vorremo ricordare che non meno di due anni addietro, riguardo alle opere di ambientalizzazione, il C.T.R (Comitato Tecnico Regionale) ha imposto delle prescrizioni che l’ENI ha prontamente compiuto investendo oltre sei milioni di euro per l’esecuzione di un’innovazione tecnologica per il collegamento delle torce a un termocombustore. Ma nonostante questo, i benpensanti benestanti, alcune forze politiche e istituzionali continuano a condurre una guerra contro il polo chimico brindisino, eppure l’economia di questo triste territorio è mantenuta dai grandi gruppi; Eni, Enel, Sanofi Aventis etc. Queste aziende insieme all’indotto generano benessere per migliaia di famiglie, sia ben chiaro, nessuno vuole svendere la salute pubblica e chiediamo di prestare attenzione ad ampio raggio; che non si pensi che tutti i mali e tutto l’inquinamento del territorio abbia un unico colpevole, perché nell’opinione pubblica si sta inculcando questo tipo di pensiero.
A chi chiede revisioni A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) e ordinanze sindacali per fermare il Cracking, che poi equivarrebbe fermare tutto lo stabilimento coinvolgendo alche le società Basell e Chemgas, prima di minacciare ordinanze sindacali queste forze politiche sono a conoscenza che Brindisi ospita la più grande centrale a carbone d’Europa ? Sono a conoscenza che Brindisi ospita una centrale a biomasse? Sono a conoscenza che Brindisi ospita un impianto farmaceutico ?
Forse è opportuno pensare che: “occhio non vede cuore non duole”.
Siamo preoccupati per la strada intrapresa contro il sistema petrolchimico del quale si parla e si sparla tanto, di altro non si parla, non vogliamo che ci sia un disegno sotto e non mettiamo nelle condizioni un’ azienda, in questo periodo di recessione economica, ad avere l’alibi di essere indesiderata nel territorio che la ospita.
A nostro umile parere, si dovrebbero concentrare e impegnare per una politica d’incentivazione degli investimenti almeno per questi grandi gruppi del territorio piuttosto che sindacare sui controlli effettuati sistematicamente dagli enti preposti (Arpa, Ispra, CTR, Ministero dell’ambiente etc.).
Ciò che è soprariportato è il sentimento e le paure di tutti i lavoratori del petrolchimico.
COMUNICATO STAMPA UGL CHIMICI – RSU / RLSSA
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