Ancora il tema del sovrappolamento di lepri nel parco regionale Saline della Contessa nel territorio brindisino all’attenzione della seconda Commissione presieduta da Giovanni Brigante.
Il presidente ha sollecitato un intervento immediato per “questa emergenza che ha devastato con seri danni agricoli il territorio, ma che crea preoccupazioni anche alla viabilità stradale”.
Secondo Brigante è necessario per tamponare l’emergenza intervenire con progetti di recinzione laddove si ritiene necessario e utile.
I soldi per porre in essere questo tipologia di intervento d’emergenza ci sarebbero: i proventi regionali derivanti dalle tasse dell’attività venatoria, in particolare si tratta di 1 milione e 94 mila euro circa quale importo residuo.
Ma, c’è un “ma”. Il classico ostacolo burocratico che impedirebbe l’utilizzazione di queste risorse per lo scopo preciso. Con la legge 27/98, infatti i parametri della ripartizione sono ingessati e prevedono che il 90% venga trasferito alle province che hanno l’obbligo della rendicontazione annuale per attività specifiche, ben delineate.
Per risolvere l’emergenza l’assessore e vicepresidente della Giunta regionale, Angela Barbanente ha suggerito, in sede di variazioni bilancio (29 luglio in Consiglio regionale), di modificare il comma 4 della legge numero 54 che disciplina il riparto dei proventi delle tasse venatorie regionali.
Una ipotesi non condivisa dal vicepresidente del Consiglio Nino Marmo, secondo il quale sarebbe sufficiente una interpretazione autentica della legge in Aula consiliare.
L’assessore all’agricoltura Fabrizio Nardoni ha sottolineato la necessità di programmare interventi organici preventivi che evitino agli agricoltori forti situazioni di sofferenza.
E in tal senso il presidente Brigante ha annunciato la possibilità che venga istituto un tavolo di concertazione fra provincia, Comune, associazioni di categoria degli agricoltori, associazioni ambientaliste e dei cacciatori, per far sì che si organizzino interventi preventivi strutturali.
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