Non può bastare questo primo risultato avuto oggi riguardo la stabilizzazione parziale dei Lavoratori Socialmente Utili in servizio da più di un lustro presso il Comune di Brindisi.
Le OO.SS. chiedono da tempo la stabilizzazione di tutta la platea dei lavoratori Socialmente Utili (240), ricordiamo che sono i lavoratori espulsi dal mondo produttivo e disoccupati di lunga durata, impegnati nelle varie attività nella Pubblica Amministrazione.
Nello specifico il Comune di Brindisi ha dato una prima risposta in tal senso stabilizzando 22 LSU ma, CGIL CISL e UIL chiedono con forza che vengano date risposte a tutta la platea costituita da circa 70 lavoratori.
D’altronde la Regione Puglia con tutte le criticità del caso ha messo a disposizione degli enti delle risorse sino a 30.000,00 annui – per un biennio – per ogni lavoratore stabilizzato. Le Amministrazioni devono scegliere di assumere le proprie responsabilità di fronte agli LSU e alle comunità per garantire la continuità di erogazione di servizi importanti.
La precarietà degli LSU dura da troppi anni questo è il tempo di restituire dignità a queste persone che hanno garantito negli ultimi vent’anni il funzionamento delle macchine amministrativi dei vari Enti.
Le OO.SS., CGIL – CISL e UIL, ritengono che la vertenza debba trovare una soluzione poiché non è più possibile tollerare che lo sfruttamento sia insito anche nelle strutture dello Stato.
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE PROVINCIALI CGIL – CISL e UIL
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