October 5, 2024

La XXVI edizione della Stracittadina brindisina, gara podistica da sempre volta a promuovere i valori di inclusione e partecipazione, è stata segnata da una controversia che ha suscitato un acceso dibattito.

Il protagonista di questa vicenda è il Colonnello Carlo Calcagni, noto per la sua determinazione come atleta, che ha denunciato pubblicamente una situazione di discriminazione avvenuta durante la competizione, scatenando una risposta altrettanto energica da parte di Ferdinando Dragone, rappresentante della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) a Brindisi.

 

Il Post di Calcagni: Denuncia di Discriminazione
Calcagni, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, ha espresso il suo disappunto per essere stato, a suo dire, escluso dall’ordine di arrivo della gara a causa della sua disabilità. Il Colonnello, che ha completato il percorso di gara in 29’02”, superando il secondo classificato di oltre tre minuti, si è detto profondamente amareggiato dal fatto di non essere stato incluso nella classifica finale, malgrado la sua performance. Secondo Calcagni, l’esclusione è stata motivata dalla sua condizione di atleta diversamente abile, un episodio che ha vissuto come un atto di umiliazione personale e una violazione dei principi di inclusione che dovrebbero ispirare lo sport.

Nel suo lungo post, Calcagni ha sottolineato come la sua partecipazione alla Stracittadina fosse motivata dalla volontà di promuovere il valore del dono e dell’inclusione, temi che egli stesso testimonia attraverso il proprio impegno. Tuttavia, l’esperienza vissuta lo ha portato a una riflessione amara: “Amaramente constato che proprio in un contesto che dovrebbe valorizzare l’unicità del singolo e enfatizzare i punti di forza, al di là dei limiti di una patologia, prevalgano invece l’ESCLUSIONE e la DISCRIMINAZIONE”.

 

La Replica di Dragone: Manipolazione dei Fatti
Non è tardata ad arrivare la replica di Ferdinando Dragone, persona notoriamente impegnata nel mondo del volontariato, esponente della FIDAL CP Brindisi e rappresentante degli organizzatori della Stracittadina, che ha risposto con un post altrettanto duro, accusando Calcagni di aver distorto la realtà. Dragone ha precisato che il Colonnello non è stato escluso né dalla premiazione né dall’ordine di arrivo, ma è stato regolarmente premiato come vincitore della categoria Fispes, dedicata agli atleti paralimpici. La sua assenza dalla classifica degli atleti FIDAL, aggiunge Dragone, è dovuta semplicemente al fatto che Calcagni non è tesserato presso la federazione, e non alla sua condizione fisica.

Dragone ha criticato aspramente il modo in cui Calcagni ha descritto i fatti, affermando che “giocare sulla leva della disabilità fisica è molto facile, specialmente di questi tempi”. Ha inoltre difeso l’operato degli organizzatori, sottolineando come l’ASD Atletica Amatori Brindisi e la FIDAL si siano sempre prodigati nel promuovere lo sport inclusivo. “È grave infangare l’operato di una società seria come l’ASD Atletica Amatori Brindisi e della FIDAL”, ha scritto Dragone, ribadendo che Calcagni non è stato oggetto di alcuna discriminazione.

 

Un Dibattito Aperto
La polemica tra Calcagni e Dragone ha messo in luce la complessità del tema dell’inclusione nello sport. Da un lato, Calcagni ha sollevato una questione importante sulla percezione della disabilità in contesti competitivi, denunciando quella che, dal suo punto di vista, è una mancanza di equità nel trattamento degli atleti diversamente abili. Dall’altro, Dragone ha difeso l’integrità della manifestazione, accusando Calcagni di aver travisato i fatti per portare avanti una narrazione di discriminazione.

L’episodio ha scatenato numerose reazioni sui social, con commenti che si dividono tra chi sostiene Calcagni e chi, invece, appoggia la posizione di Dragone, sottolineando l’importanza di attenersi ai regolamenti e ai fatti concreti.

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