Genere: Post-rock
I Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra sono: Efrim Menuck, David Payant, Jessica Moss, Sophie Trudeau e Thierry Amar, membri di una band canadese nata come side-project dei connazionali Godspeed You! Black Emperor, con i quali condividono la cifra stilistica: un post-rock poliedrico caratterizzato dall’ampio ricorso agli archi. Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything è il settimo album del collettivo e ne rappresenta probabilmente il vertice compositivo. Come detto in precedenza i Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra suonano post-rock, o meglio suonavano, perché nell’ultimo album le lunghe cavalcate melodiche hanno lasciato il posto ad un amalgama di folk, blues e rock (non che il post-rock non sia un genere ibrido, ma in questo caso le peculiari suite del genere sono melodicamente assenti), aggressiva, filtrata da sonorità crude. Già l’iniziale “Fuck Off Get Free (For The Island Of Montreal)” mette le cose in chiaro: le cose sono cambiate, i suoni e le voci aggrediscono l’ascoltatore su impianto di duro rock-blues.
Il blues torna protagonista indiscusso in “Austerity Blues”, innovativa suite che parte nel più classico dei modi per poi spaziare con un duetto-conflitto fra voce e violino, sempre più disperato. Gli aggettivo che meglio potrebbero descrivere Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything sono senza ombra di dubbio le parole “interessante” e “vario”. Merito di un songwriting di alto livello, con i musicisti impegnati a sperimentare senza mai lasciarsi andare a sterili scampagnate strumentali autoreferenziali, solleticando così la curiosità dell’ascoltatore, basti pensare che le prime due tracce, le summenzionate, durano la bellezza di venticinque minuti, ma scorrono meravigliosamente. Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything è un disco al tempo stesso rabbioso e riflessivo, come dimostrano la distruttiva “Take Away These Early Grave Blues” e la successiva “What We Loved Was Not Enough” (brani intramezzati da “Little Ones Run” la cui melodia è un invito alla distensione), una ballata tragica capeggiata dagli archi.
Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything è un album vario, che osa e lo fa nel modo giusto, dimostrando come si possa sperimentare ed ibridare senza per questo risultare inconcludenti. Un disco consigliato.
James Lamarina
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