May 26, 2025

Si è tenuto oggi presso la Regione Puglia un incontro per la vicenda del depuratore di Torre Guaceto.

E’ emersa la possibilità di definire un recapito alternativo a quello del Canale Reale. L’intervento, utile a tempo secco, verrebbe realizzato attraverso la realizzazione di trincee drenanti disperdenti sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, di adeguate dimensioni, ove conferire gli attuali apporti dei reflui depurati, pari a 50 litri/secondo.

Ne ha relazionato l’ing. Baldini, di AQP, nel preseguio dell’incontro svolto presso la Presidenza della Regione , il 7 ottobre scorso.

L’impegno assunto era stato quello di verificare ogni possibile soluzione dopo le conclusioni delle indagini sulle aree adiacenti l’impianto di depurazione consortile di Carovigno e sull’avvio dell’esercizio dello stesso.

E’ questo il contenuto della relazione geologica- idrogeologica redatta da tecnici incaricati da AQP e grafici illustrativi delle caratteristiche dello scarico e depositata questa mattina dall’ing. Baldini, coadiuvato dal prof. Chiaia.

 

Ecco, dunque, le linee concordate dall’incontro di oggi:

1) AQP predisporrà apposito progetto delle trincee drenanti disperdenti che sarà presentato al Servizio Risorse Idriche e alle altre amministrazioni competenti, entro 20 giorni dalla data di oggi;

2) la Regione, acquisito il progetto, provvederà a convocare gli enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni necessarie;

3) AQP provvederà alla realizzazione dell’intervento entro i 3 mesi successivi alla data del rilascio delle autorizzazioni, con oneri a proprio carico nel rispetto della normativa vigente e con procedure di massima urgenza;

4) parallelamente AQP proseguirà, così come stabilito nella precedente riunione del 7 ottobre, alla realizzazione della condotta sottomarina concordata con il Consorzio di gestione di Torre Guaceto, impegnandosi nella contrazione dei relativi tempi di realizzazione.

 

Positivo il parere espresso dal Consorzio di gestione di Torre Guaceto tanto sulla soluzione alternativa individuata che sugli impegni assunti da Regione Puglia e AQP.

Gli Assessori Giannini e Barbanente, presenti anche all’incontro di oggi, hanno considerato positivamente lo spirito collaborativo che ha caratterizzato l’incontro.

 
“Ho fatto richiesta per affrontare in Commissione la questione dei liquami a Torre Guaceto. A giudicare dall’indirizzo che si sta percorrendo credo che, dopo molti giri a vuoto, forse si sta cominciando ad individuare la strada giusta”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Scianaro. “Fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda –aggiunge- ho proposto la realizzazione di un impianto di affinamento, che rappresenta non solo la soluzione completa del problema ma anche un’occasione per il settore agricolo. Oggi si è tenuto un incontro presso la Presidenza della Regione e trovo ancor più opportuno che si condividano con il Consiglio le iniziative che si stanno valutando. Credo che la sede più adatta per farlo sia la Commissione e in quest’ottica, la richiesta di approfondimento che ho presentato sarà l’occasione giusta. Mi auguro che si possa procedere spediti e con determinazione per la realizzazione degli interventi –conclude- e che si opti per l’impianto di affinamento, evitando ogni soluzione tampone di cui l’oasi non ha davvero bisogno”.

 

“Finalmente qualcosa si muove per salvare l’Oasi naturale di Torre Guaceto e al tempo stesso garantire un servizio ai cittadini serviti dal depuratore consortile di Carovigno”. Soddisfazione per le decisioni assunte nell’incontro di oggi tra la Regione Puglia e i tecnici dell’Acquedotto Pugliese è espressa dal presidente del gruppo consiliare “La Puglia prima di tutto”, Francesco De Biasi, primo firmatario dell’ordine del giorno approvato unanimemente nei giorni scorsi in Consiglio regionale.
“Il fatto che si sia scelta la strada di ridurre al minimo indispensabile i tempi d’intervento – dice De Biasi – è decisamente positivo, anche perché si registra finalmente una assunzione di responsabilità delle parti in causa. Bene che AQP predisponga apposito progetto delle trincee drenanti disperdenti che sarà presentato al Servizio Risorse Idriche e alle altre amministrazioni competenti, entro 20 giorni dalla data di oggi; bene anche che AQP provveda alla realizzazione dell’intervento entro i 3 mesi successivi alla data del rilascio delle autorizzazioni, con oneri a proprio carico nel rispetto della normativa vigente e con procedure di massima urgenza. Bene inoltre che sia stato coinvolto il Consorzio gestione Torre Guaceto perché in questa vicenda è assolutamente proibito commettere altri errori”.
Insomma, adesso si tratta di vigilare che tutto prosegua secondo il crono programma stilato e che soprattutto sia davvero individuato uno scarico alternativo al Canale Reale, perché “non si può vanificare la scelta di giocare finalmente d’anticipo. Né – conclude De Biasi – era ipotizzabile attendere il pronunciamento del Tar, il 19 novembre, oppure i tempi individuati in un primo tempo dalla Regione Puglia”./comunicato

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