Di seguito, una nota del consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Friolo, vicepresidente della III Commissione Sanità.
“Ho cercato in tutti i modi, esercitando il mio ruolo istituzionale, di sensibilizzare il Governo regionale in questi cinque anni sulla necessità di recuperare il tempo perduto e monitorare la provincia di Brindisi attraverso la messa in opera effettiva del Registro Tumori. Premessa indispensabile, e di fondamentale importanza, per procedere sia a politiche di prevenzione (attraverso interventi di bonifica delle aree a rischio, di riduzione delle emissioni nocive, di indirizzo verso nuove produzioni dall’impatto ambientale più contenuto, l’estensione del Patto Salute-Ambiente anche per la provincia di Brindisi) che di intervento per garantire la salute di una comunità sovraesposta, in particolare attraverso continui controlli e una più efficace sorveglianza dei lavoratori in impianti particolarmente delicati.
La pubblicazione dei dati relativi al primo triennio 2006-2008 ha drammaticamente confermato quanto le mie preoccupazioni fossero fondate, e quanto le audizioni con le autorità preposte, gli allarmi ripetutamente lanciati da autorevoli addetti ai lavori, avrebbero meritato un’attenzione e risposte ben differenti. In particolare sconcerta e angoscia il dieci per cento in più per determinati linfomi registrato nel comune capoluogo rispetto alla media nazionale, e non ci sono purtroppo, alla luce di quanto non si è fatto, fondate speranze che le statistiche relative agli anni successivi, più vicini al quadro attuale, possano presentare dei miglioramenti. Nessuno ovviamente si assumerà alcuna responsabilità per quanto è accaduto, almeno pubblicamente. Ma spero che almeno nel privato e nella propria coscienza chi ha avuto ed ha responsabilità politiche ben precise si interroghi sul proprio ruolo e suoi propri compiti, e faccia tesoro di questa terribile esperienza per non ripetere in futuro mai più errori che possono costare vite umane”.
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