March 7, 2025

«Nella sua piccolissima realtà Enzo Iaia decide di proteggere e custodire i vitigni autoctoni sconosciuti della Doc Ostuni. Si spende per il territorio, cercando di riportare in vita una denominazione che sta scomparendo. I suoi vini colpiscono per la schiettezza e per un’espressività che identifica il territorio. Non solo: sono esempi di uno stile moderno, leggero, fresco, un inno alla beva spensierata mai banale».

Questa la recensione con cui i vini dell’azienda vinicola Villa Agreste entrano quest’anno per la prima volta nella prestigiosa Guida Veronelli, su invito ricevuto la scorsa primavera.

Diretta emanazione dell’associazione Seminario Permanente Luigi Veronelli, fondata nel 1986 per promuovere la cultura del vino e degli alimenti riunendo vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, la guida rappresenta un caposaldo della critica enologica.

Si ispira, infatti, ai valori fondanti della vita e dell’attività di Luigi Veronelli, massimo critico enogastronomico del Novecento, che intendeva la terra come patrimonio da preservare e, soprattutto, come possibilità di futuro, un simbolo potente, un invito a “divenire contadini” in senso profondo, una scelta morale, un’assunzione di responsabilità accessibile a tutti, che oltrepassa la dimensione lavorativa e professionale. Luigi Veronelli ha indicato nella civiltà del campo e della tavola lo spazio vitale per relazioni felici tra gli esseri umani, tra questi e il pianeta.

“Tutti valori che la nostra azienda persegue da sempre: innanzitutto nel proporre un progetto vino di recupero dei vitigni rari, quasi un lavoro di archeologia vitivinicola; poi un’attività in campo totalmente fedele ai ritmi della natura e con il più basso impatto possibile, accogliendo l’inerbimento e la biodiversità come ricchezza e seguendo tutti i principi dell’agricoltura biologica certificata.” afferma Enzo Iaia, patron di Villa Agreste.

I vini di Villa Agreste sono stati valutati dalla Guida con punteggi lusinghieri, con la punta massima ottenuta da “Morello” 2021, Ottavianello Ostuni DOC, confermando quanto già emerso durante tutto il 2024, annata nella quale non sono mancati importanti riconoscimenti: i quattro grappoli Bibenda di Fondazione Italiana Sommelier per il bianco di Ottavianello “Morellina”, che nella scorsa primavera era già entrato a pieno titolo anche della guida 5StarWines di Vinitaly; l’inserimento nella guida 100 Best Italian Rosé di Luciano Pignataro del rosato “26 Agosto”.

“Ogni riconoscimento ci spinge a fare sempre di più: per il nuovo anno ci auguriamo di rendere pubblici altri nuovi progetti vitivinicoli che possano far appassionare alla terra e al legame della natura con l’uomo. Augurando a tutti voi un felice anno nuovo, brindiamo con le bollicine del nostro spumante “Botto”, brut millesimato 2022”.

Scheda Villa Agreste su Guida Veronelli.JPG

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