“Le misure restrittive decise dal Comitato Ue per la salute delle piante con il conseguente obbligo di eradicazioni, nelle zone a nord della Puglia, non solo delle piante infette ma anche di quelle sane cosiddette ospiti in un raggio di cento metri lasciano interdetti. Quasi che salvaguardare le altre colture italiane ed europee debba automaticamente tradursi in un decreto di morte del paesaggio salentino e pugliese. E questo ci pare un pericolosissimo precedente per altre regioni e altri paesi in cui, complici anche i cambiamenti climatici, dovessero verificarsi epidemie simili a quella che ha colpito gli ulivi salentini.
Altrettanto inaccettabile la decisione di blocco delle esportazioni di piante pugliesi verso i paesi Ue, che significa automaticamente la morte dei nostri vivai e di un’economia rilevante per la nostra regione.
Per questi motivi è condivisibile la presa di posizione di Coldiretti per voce del suo Presidente regionale con il ‘no’ alle misure decise dal Comitato e l’opposizione alla rimozione e distruzione delle piante infette e delle piante ospiti a prescindere dal loro stato di salute. E’ dunque necessario che quanto deciso venga verificato nella sua concreta applicabilità e che peraltro si agisca lungo più direttrici contemporaneamente: come impedire il contagio, come sostenere il Salento e i suoi olivicoltori nella battaglia contro la xylella, come sostenere e implementare la ricerca scientifica e le sperimentazioni in atto, come tutelare le imprese colpite da questa calamità.
Se per assurdo infatti quanto deciso dalla Commissione dovesse trovare compiuta attuazione ci troveremmo dinanzi a una vera e propria ecatombe, nelle zone colpite, del paesaggio, delle imprese, dell’agricoltura. Presa tra due fuochi: da un lato la desertificazione e dall’altro la quasi assoluta certezza di un abbandono di quel che è considerato praticamente irrecuperabile, lasciato solo nell’azione di contrasto e di salvaguardia dell’olivicoltura.
Un danno incalcolabile dal punto di vista della natura e dell’economia.
Ci auguriamo che dinanzi alle azioni continue del Governo nazionale e delle altre Istituzioni impegnate su questa emergenza l’Ue sappia rivedere le sue posizioni”.
On. Elisa Mariano
No Comments