Da un comunicato ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana si apprende che “l’ing. Leonardo Scatigna è il nuovo dirigente della IV Area Tecnica Urbanistica del Comune di Francavilla Fontana.
Originario di Carovigno, dal 1999 ad oggi il neo-dirigente francavillese ha maturato una lunga esperienza nel settore, ricoprendo incarichi dirigenziali nei comuni di Carovigno, San Michele Salentino e Ostuni.
A lui sono affidati, oltre all’area urbanistica, i settori Ambiente/Ecologia, Edilizia Privata e Popolare, Cultura, Turismo, Informazioni, Museo e Biblioteca.
L’ing. Scatigna, giunto a Francavilla Fontana all’esito della procedura per il reclutamento delle nuove figure apicali della III e IV area amministrativa, avrà un incarico a tempo pieno e determinato della durata di tre anni.
Rimane invariato, invece, l’assetto della III Area dove, al termine della procedura per il reclutamento del nuovo dirigente, è stato confermato per altri tre anni l’Arch. Luigi Resta”.
Ieri, il consigliere regionale PD Maurizio Bruno, ex sindaco della città degli imperiali, aveva fatto sentire la sua sulla circostanza che la dirigente dell’Ufficio Urbanistica Rosabianca Morleo ha lasciato il Comune di Francavilla per tornare a quello di Mesagne.
Scrive Bruno: “è una perdita enorme, l’ennesima per la nostra macchina amministrativa, su cui forse è il caso di iniziare a interrogarsi.
Negli ultimi anni altri professionisti di enorme serietà e preparazione hanno dovuto lasciare del tutto o in parte il nostro Comune. Penso a Gianluca Budano che è stato tra i migliori dirigenti dei Servizi Sociali avuti a Francavilla. O al dott. Falco.
Ora è stata la volta di Rosabianca Morleo a cui l’amministrazione, per evidente scelta politica, non ha rinnovato il contratto.
Alla dottoressa Morleo faccio il mio più sentito in bocca al lupo per il suo futuro personale e professionale. E la ringrazio, davvero di cuore, per l’impegno messo in campo in questi anni per la città di Francavilla Fontana.
Certe professionalità andrebbero coltivate e conservate. Invece qui si preferisce perderle per ragioni che davvero stento a capire.
E sulla cui, ripeto, forse è il caso di cominciarsi a porre qualche domanda.”
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