In una riunione svolta a Bari il 3 settembre scorso tra FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL e la Direzione di ENEL Distribuzione Puglia, l’azienda ha illustrato la modifica organizzativa che prevede una drastica riduzione delle Zone e delle Unità Operative in Puglia.
In particolare Enel elimina 2 Zone, ben 14 Unità Operative e la sede distaccata della PLA di Taranto.
Le Segreterie Regionali pugliesi delle Organizzazioni di Categoria hanno contestato la decisione aziendale di procedere alla drastica eliminazione delle strutture organizzative attualmente in essere, in quanto un simile taglio mortificherà la capacità d’intervento aziendale sul territorio della Puglia, con conseguenti, inevitabili negative ripercussioni sulla qualità del servizio offerta ai clienti.
Per quanto concerne la provincia di Brindisi, la riorganizzazione produce l’eliminazione del 50% dell’esistente, passando dalle attuali 4 Unità Operative: Brindisi, Mesagne, Ostuni e Francavilla a sole 2 sedi Brindisi e Ostuni.
Per Antonio Frattini, della Segreteria CGIL Brindisi “questa condizione è improponibile“.
Spiega l’esponente CGIL: “Le due Unità previste dall’ENEL, sarebbero sbilanciate per Km di linee in Bassa e Media tensione, numero di cabine elettriche, estensione territoriale; considerano, il numero di clienti attivi e non le prese elettriche esistenti, in parte sicuramente non utilizzate per il particolare momento storico di crisi economica; presentano una pesante criticità logistica per l’estensione territoriale e il conseguente incremento delle distanze e infine non considerano la gravosa concentrazione di produttori di energia rinnovabile.
Il progetto dell’ENEL è fortemente ingeneroso nei confronti della Puglia e in particolare del territorio di Brindisi, che ospita uno dei più importanti impianti italiani della generazione, la Centrale di Cerano, un territorio che deve garantire la produzione di un consistente numero di parchi fotovoltaici presenti in provincia di Brindisi, che contribuiscono al primato pugliese della produzione energetica rinnovabile“.
Frattini cosi motiva la sua presa di posizione: “il Gruppo ENEL, a Brindisi, invece di contribuire a promuovere lo sviluppo del territorio dal quale potrebbero anche derivare nuovi potenziali clienti e opportunità per le aziende, accrescendo e qualificando la propria presenza ricercando una qualità del servizio elettrico tendente all’eccellenza, vuole superare ulteriori centri decisionali e livelli organizzativi.
Ci preme evidenziare infine che la Puglia in questi anni è balzata ai primi posti per il turismo. Anche per questo e per tutte le motivazioni sopra esposte, ci saremmo aspettati dall’ENEL non solo la conferma ma il potenziamento, nel nostro territorio, della Zone Brindisi e delle Unità Operative della Distribuzione”.
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