Traffico in tilt e cittadini spiazzati per la chiusura della strada per Patri, una delle vie più importanti di collegamento tra il centro di Brindisi e la zona periferica, utilizzata ogni mattina da centinaia di automobilisti per evitare la congestione delle principali direttrici cittadine.
L’interdizione al traffico, prevista dall’8 ottobre al 7 dicembre 2025 per i lavori di “Mitigazione del rischio idrogeologico nei territori attraversati dal Canale Patri”, è stata comunicata soltanto tramite ordinanza dirigenziale pubblicata sul sito istituzionale appena cinque giorni prima dell’avvio del cantiere. Nessun comunicato stampa, nessun avviso pubblico, nessuna segnalazione preventiva.
Una modalità che lascia perplessi, soprattutto considerando la rilevanza della strada e la durata dell’intervento. È difficile comprendere perché, a fronte di una chiusura così impattante sulla viabilità, non sia stata predisposta un’adeguata campagna di informazione ai cittadini, né siano stati diffusi aggiornamenti tramite i canali ufficiali del Comune, come avviene invece per provvedimenti di entità minore.
Basta citare un esempio: sul sito istituzionale è stato pubblicato con ampio anticipo e con comunicato stampa dedicato l’avviso di chiusura di via Filomeno Consiglio, prevista dal 15 al 17 ottobre. Per la strada per Patri, invece, nulla — solo un atto amministrativo sepolto tra le ordinanze, tecnicamente corretto ma inefficace nella sostanza per chi, ogni giorno, vive la città.
A rendere il quadro ancora più surreale, solo stamattina, dopo le prime proteste, è stato aperto un varco e apposto un cartello per consentire il transito a forze dell’ordine e mezzi di soccorso: un intervento tardivo che dimostra, più di ogni parola, il pressapochismo e la mancanza di coordinamento dell’amministrazione comunale.
E come se non bastasse vale la pena sottolineare che i lavori appaiono non essere ancora iniziati e che quel varco é utilizzato non solo dai mezzi di soccorso ma soprattutto dai soliti furbi…
La motivazione dei lavori resta legittima — l’intervento riguarda la messa in sicurezza idrogeologica del Canale Patri, affidata alla ditta Felco Costruzioni Generali S.r.l. — ma la gestione della comunicazione e della viabilità alternativa evidenzia un approccio improvvisato e distante dalle esigenze reali dei cittadini.
Intanto, nelle ore di punta, si moltiplicano le code tra via Tor Pisana, via Dalmazia e via Nazario Sauro ed il cavalcavia De Gasperi, con automobilisti costretti a percorsi alternativi improvvisati.
Per un cantiere che durerà due mesi, i brindisini avrebbero meritato almeno un’informazione chiara e tempestiva. Invece, ancora una volta, la città scopre le decisioni quando i disagi sono già cominciati.
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