Nella fase storica in cui ci troviamo, dove la recessione fa crollare i consumi tra cui anche quelli energetici, ci sembra assurdo dover sentir parlare ancora di piani di approvvigionamenti per produzione energetica.
Si chiede ancora una volta al territorio di Brindisi di sacrificarsi per un mega impianto di gasdotto (TAP) propinandoci posti di lavoro o riconversione delle esistenti centrali a carbone ad una metanizzazzione.
Tutto falso! Due società estranee tra loro (Enel e TAP) che sottoscrivono strategie ed interessi diversi per produrre profitti non potranno mai condiscendere ad accordi maldestri a proprio sfavore!
Inoltre l’Italia non ha assolutamente bisogno di approvvigionamenti di combustibili come gas metano.
E’ per questo che siamo da sempre per la chiusura della centrale A2A con ricollocamento degli attuali lavoratori in pari settore e la metanizzazione della centrale Enel di Cerano a prescindere da opere inutili come la TAP.
Opera ingegnata per manovrare capitali finanziari e non per il reale bisogno del dell’Italia né tanto meno del territorio brindisino, finanziata tra l’altro da fondi Europei che anziché essere destinati per la creazione di posti di lavoro foraggia i soliti noti.
Noi proponiamo un intervento pubblico serio e non ci accontentiamo delle briciole (come i 25 milioni stanziati per le bonifiche), ma per un altro modello di sviluppo che investa in politiche industriali per la riqualificazione e riconversione ecologica dell’economia, nel risparmio energetico e nelle rinnovabili, nell’agricoltura di qualità, nella messa in sicurezza dal rischio idrogeologico e sismico, nella cultura e nella manutenzione del patrimonio artistico, nel diritto alla casa, alla salute, per rilanciare scuola, università, ricerca pubblica.
Ormai lo diciamo da tempo, la crisi è la conseguenza delle politiche che sono state fatte negli anni che sono alle nostre spalle.
In particolare negli ultimi trent’anni abbiamo assistito ad un voluto indebolimento dei poteri pubblici a favore delle grandi concentrazioni di potere economico e finanziario privato.
Ancor di più nel nostro territorio abbiamo avuto una classe politica subalterna al potere dei grandi insediamenti industriali che ha comportato un vero e proprio fallimento nella mediazione a tutela del territorio, della salute, dell’occupazione.
Oggi più che mai ribadiamo il nostro NO a queste politiche scellerate, No alla TAP, Si alla metanizzazione incondizionata della centrale Enel di Cerano e chi ha inquinato paghi l’ambientalizzazione di quei territori sottratti alla popolazione ormai già da troppi anni.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – CIRCOLO DI BRINDISI
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