Oltre l’orizzonte del Mediterraneo: Africa “chiama” Europa. Per uno sviluppo equo e solidale, a sostegno di una cultura di pace.
I Gruppi pugliesi del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (M.E.I.C.), di concerto con la Presidenza Nazionale, l’Associazione “Sumphilosophein. Ripensare Il Mediterraneo” e la Facoltà di Economia dell’Università del Salento (nonché in collaborazione con: Ufficio Diocesano Progetto Culturale della Diocesi Brindisi-Ostuni; Agire Politicamente; A.I.M.C.; A.M.C.I. – Puglia; Amici di Ostuni; Centro di Cultura D. Cirignola; U.G.C.I.; Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico, Diocesi Brindisi-Ostuni; SIBCE – Presidenza Nazionale; U.C.I.I.M.; U.C.I.I.D.) organizzano un Convegno biennale giunto ormai alla sua IX edizione, che si terrà nei giorni 20-22 novembre 2014 presso il Centro di Spiritualità “Madonna della Nova” di Ostuni, sul tema: “Oltre l’orizzonte del Mediterraneo: Africa chiama Europa. Per uno sviluppo equo e solidale, a sostegno di una cultura di pace”.
Come di consueto, sono convocate ad Ostuni intelligenze, competenze e sensibilità diverse, per sollecitare il confronto con uno sguardo che, questa volta, vuole spingersi oltre il confine della cultura mediterranea.
Interverranno:
Prof. Stefano Adamo (Professore ordinario di Economia Aziendale, Università del Salento); Prof. Giovanni Adezati (Professore aggregato in Diritto privato, Università di Urbino “Carlo Bo”); Dott. Antonio Aresta (Assegnista di ricerca in Antropologia Culturale ed Economica, Università del Salento); Dott.ssa Lucia Bellassai (Funzionaria di banca, Delegata regionale M.E.I.C. Calabria); Prof. Giuseppe Butturini (Prof. Di Storia della Chiesa Moderna e Contemporanea di Storia delle Missioni, Università degli Studi di Ragusa); Prof.ssa Giordana Mariani Canova (Professore emerito di Storia della miniatura, Università degli Studi di Padova); Prof. Francesco Paolo Casavola (Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Emerito di Diritto Romano presso l’Università di Napoli, Presidente del Comitato Italiano di Bioetica); Prof.ssa Roberta Fasiello (Ricercatore in Economia Aziendale, Università del Salento); Prof. Andrea Favaro (Professore di Filosofia del Diritto, Studium Generale Marcianum, Venezia); Prof. Vitantonio Gioia (Professore ordinario di Economia dello sviluppo e Storia del pensiero economico, Università del Salento); Prof. Luigi Fusco Girard (Professore ordinario di Economia ed Estimo ambientale, Università Federico II, Napoli); Prof. Michele Indellicato (Professore di Filosofia Morale, Università degli Studi “A.Moro”, Bari); Dott. Renato Laforgia (Medico ortopedico, operatore di Medici con l’Africa Cuamm); Dott. Pietro Lacorte (Medico specialista in Gastroenterologia; referente per il Progetto Culturale della Chiesa Italiana per la Diocesi di Brindisi-Ostuni); Prof. Mariano Longo (Professore associato di Sociologia generale, Università del Salento); Prof. Antonio Palmisano (Professore associato di Antropologia culturale, Università del Salento); Prof.ssa Teresa Pazienza Pignataro (già Ispettore generale del Ministero della Pubblica Istruzione); Mons. Giuseppe Satriano (Arcivescovo di Rossano-Cariati); Prof. Mario Signore (Professore ordinario di Etica e impresa e Filosofia morale, Università del Salento; Presidente Sumphilosophein); Prof. Franco Totaro (Professore ordinario di Filosofia Morale, Università di Macerata); Prof. Stefano Zamagni (Professore ordinario di Economia politica, Università di Bologna; Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center).
Prof. Stefano Adamo (Professore ordinario di Economia Aziendale, Università del Salento); Prof. Giovanni Adezati (Professore aggregato in Diritto privato, Università di Urbino “Carlo Bo”); Dott. Antonio Aresta (Assegnista di ricerca in Antropologia Culturale ed Economica, Università del Salento); Dott.ssa Lucia Bellassai (Funzionaria di banca, Delegata regionale M.E.I.C. Calabria); Prof. Giuseppe Butturini (Prof. Di Storia della Chiesa Moderna e Contemporanea di Storia delle Missioni, Università degli Studi di Ragusa); Prof.ssa Giordana Mariani Canova (Professore emerito di Storia della miniatura, Università degli Studi di Padova); Prof. Francesco Paolo Casavola (Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Emerito di Diritto Romano presso l’Università di Napoli, Presidente del Comitato Italiano di Bioetica); Prof.ssa Roberta Fasiello (Ricercatore in Economia Aziendale, Università del Salento); Prof. Andrea Favaro (Professore di Filosofia del Diritto, Studium Generale Marcianum, Venezia); Prof. Vitantonio Gioia (Professore ordinario di Economia dello sviluppo e Storia del pensiero economico, Università del Salento); Prof. Luigi Fusco Girard (Professore ordinario di Economia ed Estimo ambientale, Università Federico II, Napoli); Prof. Michele Indellicato (Professore di Filosofia Morale, Università degli Studi “A.Moro”, Bari); Dott. Renato Laforgia (Medico ortopedico, operatore di Medici con l’Africa Cuamm); Dott. Pietro Lacorte (Medico specialista in Gastroenterologia; referente per il Progetto Culturale della Chiesa Italiana per la Diocesi di Brindisi-Ostuni); Prof. Mariano Longo (Professore associato di Sociologia generale, Università del Salento); Prof. Antonio Palmisano (Professore associato di Antropologia culturale, Università del Salento); Prof.ssa Teresa Pazienza Pignataro (già Ispettore generale del Ministero della Pubblica Istruzione); Mons. Giuseppe Satriano (Arcivescovo di Rossano-Cariati); Prof. Mario Signore (Professore ordinario di Etica e impresa e Filosofia morale, Università del Salento; Presidente Sumphilosophein); Prof. Franco Totaro (Professore ordinario di Filosofia Morale, Università di Macerata); Prof. Stefano Zamagni (Professore ordinario di Economia politica, Università di Bologna; Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center).
Nel corso delle tre giornate verrà analizzato in tutte le sue sfaccettature il problema dell’interdipendenza globale, riaprendo il dibattito su un continente (quello africano), che ci chiama ad una responsabilità illimitata e ad un confronto “tra pari”, attraverso un Mediterraneo riconquistato non più attraverso il fragore delle armi, ma attraverso il confronto e il dialogo illuminati dalla luce tenue e discreta della solidarietà dei popoli.
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