June 14, 2025

Ieri, gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni hanno fermato ed identificato una banda di giovanissimi (due minorenni e due maggiorenni, uno dei quali pluripregiudicato), attiva nella diffusione di banconote false del valore di euro 20,00.

 

L’attività è stata avviata dopo aver bloccato due giovani che, girando per esercizi pubblici e negozi spacciavano false banconote da 20,00 euro.
Si acquistava un po ‘di tutto, con l’obiettivo di “piazzare” le banconote medesime e, conseguentemente ottenere il “resto”, costituito da banconote e monete rigorosamente autentiche.
I due giovanissimi sono stati fermati dopo aver acquistato una bomboletta spray in un negozio di casalinghi. In loro possesso, occultati all’interno degli slip, numerose banconote false, accuratamente “maltrattate”, così da dare l’impressione di essere in circolazione già da tempo.

 

Si tratta, in particolare, di banconote ottimamente imitate e che, quindi, possono indurre facilmente inducono all’errore chi le riceve in pagamento.

L’unico aspetto che le rende facilmente riconoscibili è la circostanza che sono caratterizzate da due soli due numeri di serie:
 S90090030341
 T55501929854

 

Oltre ad identificare i giovani interessati dalla spendita di banconota false, i poliziotti guidati dal vicequestore Angiuli hanno individuato un noto esercizio pubblico del centro di Ostuni, che ha avuto la funzione di “centrale” dello spaccio: era in quella struttura che i minori ricevevano le banconote da spacciare, pagandole esattamente la metà del loro valore e con la ferrea prescrizione di dare maggiore impulso allo spaccio delle stesse in occasione della festa di S. Oronzo, Patrono di Ostuni, che sarà celebrata fra qualche giorno, delle sagre che si tengono in questi giorni e della festa in onore di San Teodoro, che s celebrerà a Brindisi nei primi giorni di settembre.

La perquisizione all’interno dell’esercizio commerciale ha sortito esito positivo, visto che indosso ad un giovane che lavora nel citato esercizio pubblico sono state rinvenute alcune banconote false, riportanti esattamente lo stesso numero di serie di quella che i minori avevano piazzato poco prima nel negozio di casalinghi per acquistare la bomboletta spray. Di seguito, sono state eseguite numerose altre perquisizioni e sentiti numerosi testimoni, i quali hanno riferito particolari davvero preziosi ai fini delle indagini.
L’acquisizione di immagini presso vari esercizi pubblici ha consentito di assumere numerosi elementi probatori sia a carico dei due minori, i 15enne S.M.G. e M. L., sia a carico dei due maggiorenni, M. A di anni 22 e P. R. di anni 27, con numerosi precedenti penali.

 

In verità, gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere particolari davvero raccapriccianti in ordine al coinvolgimento dei due minori: i due, avrebbero pagato ai falsari le banconote false esattamente la metà del loro valore, versando soldi autentici ottenuti dai loro genitori a titolo di “paghetta”.
Gli stessi, avevano ormai raggiunto una particolare dimestichezza nello spaccio dei biglietti falsi, tant’è che quando sono stati bloccati dopo aver acquistato l’ultima bomboletta spray di vernice, sono stati trovati in possesso di circa 500,00 euro (sequestrati), verosimilmente frutto della pregresso attività criminosa. Avevano anche adottato (ovvero era stato loro suggerito) un astuto sistema ai fini della custodia sia dei biglietti veri, sia di quelli falsi, allo scopo di scongiurare la possibilità che a seguito di eventuali controlli di polizia, potesse essere loro sequestrato anche il provento dell’attività illecita: uno aveva in tasca i soldi “veri”, l’altro custodiva le banconote false, negli slip.
Va messo in risalto un importante elemento. Questa attività anticrimine ha consentito di mettere il luce una connessione tra i malviventi identificati nell’odierna indagine e quelli della più nota operazione “OMNIBUS”, come noto conclusasi lo scorso anno proprio il mese di agosto (2 agosto): anche allora erano stati sequestrati soldi falsi, ancora una volta biglietti da 20,00 euro, che, guarda caso, riportavano gli stessi alfanumerici di serie di quelli sequestrati ieri. Anche questo dato, riapre una finestra investigativa mai definitivamente chiusa.

 

Dal Commissariato di Ostuni si sottolinea che gli esiti delle indagini sono tutt’altro che concluse. In ogni caso sia i minorenni che i maggiorenni sono stati denunciati, in stato di libertà, alle competenti A.G. (Procura della repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, essendo già stato interessato il P.M. di turno, dott. Tramis) e Procura della Repubblica press il Tribunale di Brindisi.

No Comments