May 13, 2025

BAROCCO-FESTIVAL-15Lo specchio d’acqua disseminato di luci riflesse del porto interno di Brindisi sarà lo splendido scenario di «Mediterraneo», concerto in programma giovedì 3 settembre alle ore 21 in zona Sciabiche, porta Thaon De Revel. È il terzo appuntamento del «Barocco Festival Leonardo Leo», giunto quest’anno alla XVIII edizione per continuare a esplorare l’orizzonte musicale della Scuola Napoletana del Settecento.

 
La serata compie un lungo periplo tra le sponde del Mediterraneo, attraversando suoni che esprimono anime diverse e vicine e rispecchiando come i riverberi notturni di un porto una densa mescolanza di storie e di danze. Sullo speciale palcoscenico “l’apocalittico” tiorbista originario di Oslo Rolf Lislevand, a guida del suo ensemble, «Le nuove musiche», composto da Albane Imbs liuto e chitarra barocca, Andrè Lislevand viola da gamba e Vito De Lorenzi percussioni. Filo conduttore è il Mediterraneo, la sua civiltà di mare, isole e porti ma anche musica, scrittura e memoria, che si snodano tra le righe di una sorta di diario di viaggio in cui si fondono storia e mémoire de voyage.

 
Gli appuntamenti Barocco FestivalDunque, il porto vecchio della città ospita un viaggio nella “musica dalle sponde”, e lo fa con un titolo e una location che sembrano rievocare una storia comune. Il porto di Brindisi e il Mediterraneo sono infatti complementi di uno stesso abbraccio di popoli e culture, civiltà ed espressioni artistiche, un mosaico di patches naturali e raccontate dall’uomo, anche ai tempi, tra il XVII e XVIII secolo, in cui in Europa si combatteva per scongiurare il rischio di egemonie e in Italia terminava il «lungo Seicento italiano» e il dominio (politico e militare) spagnolo. L’Europa del Settecento era costituita da popoli di diverse culture, lingue e religioni, spesso in lotta tra loro, tanto che proprio le guerre caratterizzarono il quadro dei rapporti politici dell’epoca. Eppure non mancò, soprattutto tra artisti e intellettuali, il tentativo di fondare l’ideale di un’Europa stabile e caratterizzata dalla collaborazione tra le genti del continente.

 
Il mare, si sa, è un diaframma liquido tra civiltà che si incontrano e si influenzano, e il Mar Mediterraneo è una grande rete culturale fatta di persone e di luoghi. Un antichissimo crocevia di culture, religioni, credenze, abitudini ed etnie. Oggi il Mediterraneo è il coro delle voci di chi parte, di chi spera, di chi brucia frontiere, di chi affronta paure e attraversa la notte del mare. E troppo spesso il teatro dello sterminio dei migranti, del naufragio dei loro sogni.

 
E allora la serata proposta dal «Barocco Festival Leonardo Leo» in un angolo illuminato del Mediterraneo, un porto che ha ispirato il genio di poeti e scrittori, riporta allo spirito che Eugenio Montale tradusse in versi dialogando con il «Mare nostrum». Ovvero la capacità del mare di rimanere sempre lo stesso, pur mutando continuamente d’aspetto e liberandosi di tutte quelle impurità che lo assalgono e lo trafiggono. Cosa che, invece, l’uomo non sa fare, non riesce a fare e altre volte non vuole fare per suo stesso egoismo.

 

MEDITERRANEO
Musica dalle sponde
ensemble Le nuove musiche
Rolf Lislevand tiorba, chitarra barocca
Albane Imbs liuto e chitarra barocca
Andrè Lislevand viola da gamba
Vito De Lorenzi percussioni
Si comincia alle ore 21.00
Durata: 60 minuti
Ingresso gratuito
Info: baroccofestival.it – 347 0604118

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