Come ogni anno, nel mese di dicembre, l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco (ANVVF) di Brindisi entra nelle scuole per offrire il proprio contributo alla prevenzione dei rischi legati ai botti di Capodanno. Un impegno costante, rivolto soprattutto ai più giovani, per diffondere consapevolezza e senso di responsabilità.
Nei giorni 9 e 16 dicembre si sono svolti gli incontri presso l’aula magna della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Cesare” dell’Istituto Comprensivo Commenda. Le attività, articolate in due giornate e quattro sessioni, hanno coinvolto complessivamente 285 alunni, accompagnati dai docenti. Gli studenti hanno seguito con grande attenzione gli interventi dei Vigili del Fuoco in quiescenza, che hanno illustrato, anche attraverso slide, immagini e video, i pericoli connessi all’uso improprio dei fuochi pirotecnici, spesso sottovalutati ma capaci di provocare gravi danni a persone, animali e cose.
Relatore degli incontri è stato il Consigliere nazionale ANVVF Maurizio Saponaro, affiancato dal collega Antonio Zacheo, che ha condiviso esperienze maturate nel servizio operativo. Particolarmente toccante la testimonianza di Antonio Cassano, che ha raccontato la propria drammatica vicenda personale: a soli 18 anni, a seguito dell’esplosione di un potente petardo, ha perso la mano destra, un dito della sinistra, la vista da entrambi gli occhi e ha riportato gravi ustioni. Il suo racconto, ascoltato in un silenzio carico di attenzione, si è concluso con un forte appello ai ragazzi: evitare errori che possono segnare per sempre un’esistenza.
Il progetto, denominato “Botti Sicuri”, è stato reso possibile grazie all’impegno dell’ANVVF sezione di Brindisi e al convinto sostegno dell’Istituto Comprensivo Commenda. Un ringraziamento va al Dirigente scolastico Giosuè Rollo, alla referente del progetto prof.ssa Federica Rollo e alle vicepresidi prof.ssa Lucia Tieni e prof.ssa Alessandra Pizzi.
Al termine di ogni incontro, gli applausi degli studenti hanno salutato i Vigili del Fuoco in quiescenza, che hanno omaggiato i ragazzi con riviste del Corpo Nazionale e con un momento simbolico molto apprezzato: indossare il casco d’intervento. Per qualche istante, tra entusiasmo e sorrisi, i giovani partecipanti si sono trasformati in “mini pompieri”, portando con sé un messaggio di prevenzione che vale più di qualsiasi spettacolo pirotecnico.
