Il 6 gennaio di cento anni fa è nato il poeta Vittorio Bodini (Bari, 6 gennaio 1914 – Roma 19 dicembre 1970).
Il “Manifesto per la Cultura diecieventotto” di Brindisi lo ricorda con due iniziative tese alla diffusione della sua poesia BRINDISI, pubblicata nel 1956 nella raccolta Dopo la Luna (nella quale vi è anche la poesia “La Brindisina”).
In collaborazione con la Società Trasporti Pubblici, il “Manifesto per la Cultura” si è reso promotore di una pregevole iniziativa che – a partire da domenica 5 gennaio e per i primi giorni successivi alla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie – vede su tutti gli autobus delle linee urbane ed extraurbane l’affissione della stessa poesia “Brindisi”.
Il tutto, al fine di consentire agli studenti ed a tutti i cittadini fruitori del mezzo pubblico di poter conoscere la poesia in questione.
Oltre all’iniziativa promossa in collaborazione con la S.T.P. di Brindisi, il “Manifesto per la Cultura” ha organizzato per lunedì 6 gennaio, nella Sala della Colonna di Palazzo Nervegna, dalle ore 10,28 alle ore 12,28, una lettura collettiva della poesia “Brindisi”.
Questo il video di parte della manifestazione
Vittorio Bodini è da considerare come il maggiore scrittore salentino del Novecento, il cui rilievo e respiro poetico supera i confini nazionali.
Egli, al pari di Quasimodo, Gatto, Levi, Sinisgalli ed altri, colloca il SUD nella geografia letteraria del Novecento italiano, individuando alcune costanti storiche, artistiche ed antropologiche della identità meridionale.
Identità descritta nei primi versi della Luna dei Borboni (1952): “Tu non conosci il Sud, le case di calce / da cui uscivamo al sole come numeri / dalla faccia d’un dado”. Vittorio Bodini è molto noto come ispanista e traduttore dei maggiori poeti spagnoli. Ancora oggi, dopo 60 anni, la sua traduzione del Don Chisciotte di Cervantes è ritenuta la migliore.
Vittorio Bodini è da considerare come il maggiore scrittore salentino del Novecento, il cui rilievo e respiro poetico supera i confini nazionali. Egli, al pari di Quasimodo, Gatto, Levi, Sinisgalli ed altri, colloca il SUD nella geografia letteraria del Novecento italiano, individuando alcune costanti storiche, artistiche ed antropologiche della identità meridionale. Identità descritta nei primi versi della Luna dei Borboni (1952): “Tu non conosci il Sud, le case di calce / da cui uscivamo al sole come numeri / dalla faccia d’un dado”. Vittorio Bodini è molto noto come ispanista e traduttore dei maggiori poeti spagnoli. Ancora oggi, dopo 60 anni, la sua traduzione del Don Chisciotte di Cervantes è ritenuta la migliore.
“Brindisi” da Dopo la Luna (1956)
di Vittorio Bodini
L’ultimo sole sui carri,
sulle code dei cavalli,
l’ultimo sole di oggi
che non è domani.
Alla fontana col secchio
I carrettieri
voltavano le spalle
a quell’ovale e quasi esule specchio
ove la sera calumava reti
ed un viola d’obblio, e annidati
in qualche parte dell’onda
i piccoli gabbiani
chiedevano la storia
di Moby Dick che muove solitario
sugli oceani assoluti.
E un palmizio era a guardia della fonte
che come un ladro io guardavo.
Ladro del tempo che ci ruba tanto.
Era qui che i crociati abbeveravano
i loro cavalli.
Angela Gatti
Pubblicato il: 7 Gen, 2014 @ 06:22
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