Consales ed altre tre persone rinviate a giudizio per truffa, abuso d’ufficio e concussione in relazione alle vicende News ed Equitalia. Non luogo a procedere, invece, per la questione “Culturamiamo”.
E’ questa in estrema sintesi la decisione del gup di Brindisi, Maurizio Saso, nell’odierna udienza tenutasi presso il Tribunale di Brindisi.
Da una parte l’accusa, sostenuta dai pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Savina Toscani. Dall’altra i legali dei sei imputati.
La decisione è giunta dopo le 14.30.
Non luogo a procedere per Angelo Roma e Tommaso Gagliani, i due dirigenti del Comune che erano stati accusati – assieme al Sindaco – di truffa, abuso d’ufficio e falso sulla vicenda dell’affidamento all’associazione Motumus del programma di eventi “Culturamiamo”.
Andranno a processo, invece, lo stesso Consales, Sabino Porro e Alessio Vincitorio per la vicenda della proroga dei servizi di rassegna stampa e call center alla società News Sas. I tre dovranno difendersi in Tribunale dalle accuse di truffa ed abuso d’ufficio: il fatto contestato è quello di non aver comunicato al Comune di Brindisi la condizione debitoria della società; inoltre – secondo i pm – Consales sarebbe rimasto “deus ex machina” della News Sas anche dopo l’elezione a Sindaco.
Processo sarà anche per l’affaire Equitalia: Consales, in concorso con Giuseppe Puzzovio, ex direttore della filiale di Brindisi, dovrà rispondere di concussione per aver eseguito pressioni sui dipendenti per garantire che il pagamento delle tranche di un debito tributario avvenisse per somme in contanti superiori a quanto consentito dalle attuali norme.
Invece, non è stata ritenuta fondata nessuna delle ipotesi di reato inizialmente ipotizzate per l’affidamento del cartellone di eventi “Culturamiamo” all’Associazione Motumus. La vicenda, quindi, non avrà alcuno strascico giudiziario.
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