Dopo essere stato arrestato per aver ucciso il presunto amante della compagna ed essere stato condannato a 22 anni, Donato Greco, 46enne di Ostuni, aveva ottenuto la semilibertà con obbligo di rispettare i diversi punti del programma riabilitativo.
Nelle condizioni del beneficio concesso al Greco c’erano ovviamente anche l’obbligo di sottoporsi alle verifiche e ai controlli delle Forze di Polizia.
E cosi, da tempo gli agenti delle Squadre Volante e di Polizia giudiziaria del Commissariato della Città Bianca avevano avviato una continua attività di monitoraggio delle condotte dell’uomo.
In più occasioni, però, gli operatori hanno riscontrato delle palesi e gravi violazioni.
Nell’ordine: nel mese di Dicembre 2016, Greco si è intrattenuto con un Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza col quale nel corso di rituali saluti, scambiava qualcosa attraverso un furtivo e repentino passaggio di mani.
Agli inizi di gennaio 2017, una perquisizione domiciliare permise di rinvenire un bilancino elettronico di precisione sul cui “piatto per il peso” vi erano residui di cocaina nonché il tipico nastro isolante di colore nero e la somma di 2000 euro in contanti, in tasca, a fronte della prescrizione giudiziaria che gli imponeva di non disporre di più della somma di euro 20 al giorno.
Ed ancora, alla fine di aprile del corrente anno, pur beneficiando di licenza premio di giorni 3 concessa dal Magistrato di Sorveglianza nonché di giorni 3 di ferie concesse dal datore di lavoro presso il quale era stato autorizzato a svolgere attività lavorativa con ulteriori finalità di risocializzazione, nonostante l’obbligo di fare rientro presso la sua abitazione alle ore 21, controllato dalla Squadra Volante del Commissariato, risultava assente.
Considerate le ripetute violazioni Greco è partita l’informativa all’Autorità giudiziaria che ha disposto la sospensione immediata della misura della semilibertà con la contestuale restrizione nella Casa Circondariale di Brindisi.
Nei prossimi giorni sarà eseguita la valutazione per la definitiva revoca della misura alternativa della Semilibertà.
Donato Greco, il 6 febbraio 2001, uccise a colpi di pistola Cosimo Bellanova, un giovane che aveva ospitato la compagna fuggita di casa dopo l’ennesima violenta lite. Greco lo colpì al volto e poi lo finì con un secondo colpo al cuore, sfigurando poi il cadavere per simulare probabilmente un omicidio di mafia.
Fu arrestato una settimana dopo.
Ma l’ossessione per la donna andò avanti per anni, con continue minacce epistolari al punto che nel 2011 gli fu notificata un’ordinanza d’arresto per stalking nei confronti della donna.
Poco più di un anno fa, Greco assurse nuovamente all’onore delle cronache dopo che decise di convolare a nozze con una donna anch’essa arrestata per omicidio passionale.
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