Si alza il sipario su “Fasano Jazz 2017”, la rassegna concertistica interamente organizzata dal Comune di Fasano (col direttore artistico Domenico De Mola) e che vede, per alcuni aspetti, la collaborazione dell’associazione “Le Nove Muse”.
Venerdì 26 maggio alle ore 21 al teatro Sociale (ingresso 5 euro) si potrà assistere a due set, il primo col trombonista Gianluca Petrella in “Electronic Solo”, il secondo col trio Boris Savoldelli (voce & elettronica), Maurizio Brunod (chitarra), Giorgio Li Calzi (tromba & elettronica) nel progetto “Nostalgia progressiva: una rilettura della musica dei King Crimson, Soft Machine & Robert Wyatt, Nucleus ed altri”.
Quest’edizione del festival, la ventesima, è dedicata alla memoria di Allan Holdsworth, il celebre chitarrista anglo-americano scomparso il 15 aprile scorso, che il 6 giugno 2008, accompagnato da Ernest Tibbs al basso elettrico e da Chad Wackerman alla batteria, tenne un memorabile concerto proprio a Fasano nell’ambito della rassegna jazz.
Gianluca Petrella
Uno dei più talentuosi trombonisti al mondo (ha vinto per due anni consecutivi il celebre “Critics Poll” della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti”), Gianluca Petrella (classe 1975) ha iniziato la sua carriera oltre 20 anni fa. Ha collaborato con artisti internazionali – quali Steve Swallow, Greg Osby, Carla Bley, Steve Coleman, Tom Varner, Michel Godard, Lester Bowie, Sean Bergin, Hamid Drake, Marc Ducret, Roswell Rudd, Lonnie Plaxico, Ray Anderson, Pat Metheny, Oregon, John Abercrombie, Aldo Romano, Steven Bernstein e la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen – e con importanti musicisti italiani come Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Giovanni Guidi solo per citarne alcuni.
È oltremodo attivo anche in territori extra-jazzistici, soprattutto con i vari progetti dedicati all’elettronica e ai relativi lavori discografici collegati come nel caso dei celebrati “9lazy9” (Ninja Tunes) o gli osannati ed ormai storici Matmos. Relativamente a questa dimensione, è importante segnalare la pubblicazione del suo primo disco in febbraio 2015, dal titolo “103 Ep” (Electronique.it Records) e le collaborazioni di rilievo con i celebri Ricardo Villalobos e Max Loderbauer – nel progetto “Re: ECM” – e con i dj Nicola Conte e Ralf.
In qualità di leader, è attivo con il nuovissimo quintetto “Cosmic Renaissance” (con Mirco Rubegni, Francesco Ponticelli, Federico Scettri, Simone Padovani); l’ormai consolidato e acclamato duo con Giovanni Guidi, “SoupStar”, fresco di registrazione per ECM (febbraio 2015) e di importanti tournée estere; il quartetto “Tubolibre” (con Oren Marshall, Gabrio Baldacci e Cristiano Calcagnile); il quintetto de “Il bidone”, l’omaggio a Nino Rota; il progetto in solo “Exp and Tricks”, un vero e proprio viaggio musicale nei cortometraggi dei primi anni del Cinema (produzione originale in collaborazione con la Cineteca di Bologna); in duo con Gabrio Baldacci. Da segnalare anche l’intensa collaborazione con Enrico Rava e il nuovo e formidabile quartetto Brass Bang, che lo vede protagonista accanto a Paolo Fresu, Steven Bernstein e Marcus Rojas.
Boris Savoldelli
è un vocal performer dotato di una folgorante personalità. Affascinato da sempre dello “strumento voce” e delle sue straordinarie possibilità, con un background prima di studi classici e successivamente, grazie all’amicizia col suo mentore Mark Murphy, di matrice jazz (senza dimenticare le origini come rock singer) è continuamente alla ricerca di nuove forme espressivo-vocali.
Nel 2008 pubblica il cd per sola voce e looper “Insanology” (che vede il prezioso contributo, in due brani, di Marc Ribot). Il cd rappresenta il suo “light side”, la parte più melodica della sua musica.
Il disco ottiene lusinghiere recensioni in tutto il mondo (Italia, USA, Brasile, Francia, Inghilterra, Olanda, Russia, Germania, Israele) ed alcune importanti conferme come nell’annuale Jazz Poll del produttore e critico Arnaldo DeSouteiro (produttore di Herbie Hancock, John McLaughlin e Joao Gilberto) che segnala Insanology tra i 10 migliori album di jazz vocale del 2008 e Boris al terzo posto nella categoria Migliori Cantanti Jazz dopo nomi storici come Tony Bennet e Al Jarreau. Anche nel 2009 Arnaldo DeSouteiro inserisce Boris tra i Migliori Cantanti Jazz, questa volta, al secondo posto. Nel 2011 lo colloca al quarto posto come Migliore Cantante Jazz ed inserisce il cd Biocosmopolitan tra le prime 10 migliori produzioni di jazz vocale dell’anno. Nel 2015 e 2016 , infine, per due edizioni consecutive Boris viene inserito al primo posto come Miglior Cantante Jazz per la performance nei suoi “Electric Bat Conspiracy” e “The Great Jazz Gig In The Sky”, ed entrambi i cd vengono inseriti tra i 10 migliori album di jazz vocale del 2015 e 2016 .
Nel giugno 2009 pubblica PROTOPLASMIC , disco dalle tinte fortemente free-avanguardistiche che rappresenta appieno il suo “dark side”, la parte più sperimentale e selvaggia della sua musica. Il cd, registrato a NY in duo con Elliott Sharp, è prodotto dalla storica etichetta Newyorkese Moonjune che, da allora, firma con Boris un sodalizio ancora oggi vivo e attivo.
Nel 2011, infatti, il nuovo disco in solo voce di Boris – nuovamente espressione del suo “light side” e intitolato BIOCOSMOPOLITAN- viene prodotto e pubblicato sempre da Moonjune e segna la preziosa collaborazione, in qualità di ospiti speciali in alcuni brani, di PAOLO FRESU e di JIMMY HASLIP . E’ sempre Moonjune ad occuparsi verso la fine del 2011, a seguito delle numerose richieste, della ristampa di Insanology (le cui copie della prima edizione sono ormai esaurite da tempo)
Alla fine del 2014 pubblica, per la CNM (Creative Nation Music), in duo con GARRISON FEWELL, , il cd dal titolo ELECTRIC BAT CONSPIRACY, un album certamente non facile ma affascinante, intrigante, quasi autunnale, composto da dieci capitoli musicali equamente divisi tra brani originali e brani storici del songbook americano.
A maggio 2016 esce, sempre per Moonjune Records, il cd in trio con Raffaele Casarano al sax e Marco Bardoscia al contrabbasso, dal titolo THE GREAT JAZZ GIG IN THE SKY, una rilettura jazz del capolavoro senza tempo dei Pink Floyd: The Dark Side Of The Moon.
Sul fronte live, numerose sono le prestigiose esibizioni, come quelle del 2008 e del 2012 allo storico “The Stone” di New York (il cui direttore artistico è John Zorn); i Vocal Solo Tours in Russia ed Ucraina nel 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 (con oltre 200 concerti tra Festival e Jazz Club in più di 95 città della Federazione Russa e dell’Ucraina – per citarne alcune: Mosca, Ufa, Ekaterinburg, Novosibirsk, Kaliningrad, Tomsk, Novokuznestk, Dubna e per il Sochi International Jazz Festival, il Koktebel Jazz Festival, il DoDj Festival di Kiev, l’Enijazz festival a Krasnoyarsk, il Rachmaninov Festival di Tambov, GG Festival di Krasnodar); l’esibizione alla Chapel Performance Space di Seattle; a Boston con il chitarrista Garrison Fewell; nuovamente a New York nel 2011 al Garage nel Village e allo Shrine ad Harlem; al festival Virada Cultural di San Paolo in Brasile nel 2011; al Phonetica Jazz di Maratea nel 2011; a Fasano Jazz nel 2009 in solo, nel 2012 in trio con Gianluca Petrella e Giovanni Guidi e nel 2015 in compagnia di Raffaele Casarano e Marco Bardoscia; a Mantova Jazz 2012; a Clusone Jazz 2012; a Garda Jazz nel 2013; a Ravenna Jazz nel 2014; al Festival di Ravello nel 2014; ad Ambria Jazz 2011; a Novara Jazz nel 2016; a Ivrea Jazz nel 2017 e la partecipazione all’edizione 2010 dei festival Time in Jazz di Berchidda e Time in Sassari diretti da Paolo Fresu per i quali ha realizzato anche la sigla dedicata all’oggetto dei festival: l’aria. Nel 2012, inoltre, la partecipazione come unico musicista italiano allo storico JakJazz Festival di Jakarta, in Indonesia. Nel 2014 il primo tour in Cina ed Hong Kong, dove canta, tra gli altri, all’Hong Kong International Jazz Festival e al Beishan International Jazz Festival. Sempre nel 2014 Boris prende parte a quello che viene definito uno dei più grandi festival jazz dell’intero continente asiatico: il Jarasum Jazz Festival sull’isola di Jarasum in Corea del Sud
Nel 2015, nei mesi di marzo ed aprile, partecipa come Artist in Residency al Beishan International World Music Festival a Zhuhai, in Cina. Per questo ruolo il festival gli commissiona la realizzazione di 3 arrangiamenti di altrettanti brani tradizionali cinesi da suonare al Beishan in solo ed in compagnia di musicisti cinesi. Sempre in aprile torna poi in Indonesia per una serie di concerti.
Nel mese di ottobre 2013 partecipa come ospite alla fortuna trasmissione televisiva “Sostiene Bollani”, in onda su Rai 3, dedicata alla voce, e duetta, live in diretta, con Stefano Bollani.
Il 2 ottobre 2015 riceve a Mosca il Premio Letterario Internazionale Sergey Esenin nella sezione “La Parola Cantata” a seguito della pubblicazione, con il quartetto russo Feelin’s, del cd Yesenin Jazz, cui segue un secondo volume collettivo con la partecipazione di, tra gli altri, Bill Evans, Igor Butman, Frank Vaganée e Valery Ponomarev.
Nel 2016 realizza 20 brani in sola voce per il progetto opera site Dammi una voce del collettivo Mme Duplok, per il museo di arte contemporanea MAGA di Gallarate. Ogni brano è dedicato ad un artista italiano contemporaneo presente nella collezione del museo.
Sempre nel 2016 inizia un’importante collaborazione con il Politecnico di Milano, dipartimento di Music Computing dove, con alcuni docenti e ricercatori dell’università, inizia a sviluppare prototipi di nuovi controller audio in 3D per voce.
Importante segnalare anche le esibizioni live per Radio Rai 3, Radio Rai International, Rai International, RSI Radio Televisione Svizzera (per la quale, su Radio Rete Due, sarà ospite fisso di una nuova trasmissione dedicata al Jazz in onda nei mesi di giugno e luglio 2014), Radio Popolare, Radio Classica e numerosi altri network nazionali ed esteri.
Il 24 settembre 2016, al Teatro della Società Operaia di Chiavenna (So), ha avuto luogo la prima del progetto “Delirium! Burle sinfoniche per cantante jazz esaurito e banda disastrata”, un’opera in 8 parti scritta appositamente dal giovane compositore Federico Agnello per la OFVC (Orchestra di Fiati di Valle Camonica) e Boris Savoldelli. Un ambizioso progetto che fonde il suono dell’ensemble bandistico con la sperimentazione jazzistica di Boris.
Partecipa, nel marzo 2017, con il progetto del pianista indonesiano Dwiki Dharmavan, al Java Jazz Festival di Jakarta. Il progetto, intitolato Pasar Klever, viene premiato con il massimo dei voti, 5 stelle, dalla rivista americana Downbeat, che segnala l’album nel novero dei migliori album jazz del 2016. Sempre nel 2017 partecipa ad Ivrea Jazz.
Ricopre l’incarico di docente di Canto Jazz al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Maurizio Brunod
Chitarrista e compositore tra i più noti in Italia, musicista “trasversale” ed eclettico, collabora con molti ensemble e solisti di diversa estrazione passando dalla musica latina al jazz, dalla musica elettronica a quella d’avanguardia e con una marcata predisposizione al guitar solo, progetto che lo contraddistingue da anni. Le sue influenze spaziano dalla musica classica a quella jazz, dalla etnica al rock progressive.
La sua discografia conta ormai 30 titoli, 5 dei quali per sole chitarre.
Da anni classificato tra i migliori chitarristi nei vari referendum come il ” top jazz “di Musica Jazz e il “jazz it Awards” di JazzIt, vanta numerose collaborazioni illustri con musicisti jazz e del mondo latino, Enrico Rava, Miroslav Vitous, Ralph Towner, Javier Girotto, Septeto Nacional Ignazio Pinero, Orchestra Elio Reve’, John Surman, Tim Berne, Alexander Balanescu, Roberto Gatto, Enten Eller, Calixto Oviedo, GIovanni Palombo, Claudio Lodati, Daniele Di Bonaventura, Antonello Salis, e moltissimi altri…
Affianca l’attività concertistica a quella didattica, tenendo corsi avanzati al Music Studio di Ivrea e organizzando apprezzati stage estivi; ha tradotto seminari di Scott Henderson e Ferenc Snetberger.
Molti i programmi radiofonici e televisivi che l’hanno ospitato: Fahrenheit rai 3 , Otto e mezzo La 7, Battiti Rai 3, Piazza Verdi Rai 3, radio Montecarlo, Rai stereo notte, svariate le interviste su mensili musicali italiani ed internazionali. Moltissime le sue partecipazioni ad importanti festival in Italia, Europa, Russia, Africa. Ha pubblicato il metodo “Manuale di sopravvivenza del chitarrista curioso” fingerpicking.net (distr. ediz Curci) ed attualmente collabora con la rivista “Chitarra Acustica”.
Giorgio Li Calzi
Compositore, trombettista e produttore musicale. Suona e registra piano e sintetizzatore fin da bambino; dalla fine degli anni ’80 produce musica per jingles, teatro e balletto, e nel 1990 inizia a suonare la tromba. Sin dai primi dischi come trombettista (dal 1994), grazie al background musicale precedente, lavora sull’estetica del jazz, trasformando canzoni, sigle televisive e musiche da film in jazz e in un territorio musicale legato all’improvvisazione. Ad esempio fa diventare jazz standard nel 1996 “Le avventure di Pinocchio” di Fiorenzo Carpi (dal CD “La nuit américaine”, con Franco D’Andrea, Nicola Muresu, Alessandro Minetto), aprendo la strada a molti altri jazzisti italiani. Dal 1994 realizza nove cd a suo nome ed un dvd. Suona e registra con musicisti internazionali come la rockstar brasiliana Lenine, lo storico membro dei Kraftwerk Wolfgang Flür, maestri della nuova scena elettronica come Douglas Benford (UK), Retina.it (I), Marconi Union (UK), (ospiti nell’album del 2011 Organum), cantanti come Thomas Leer, Mamady Koyatè, Elena Roggero e Tiziana Ghiglioni, il fuoriclasse del canto armonico hoomi, Hosoo (Repubblica Mongola), e ancora grandi musicisti dall’Egitto, Libano, Costa d’Avorio, Senegal, Brasile: ospiti che inserisce nei suoi gruppi e nei suoi album, e con cui crea uno scambio di culture musicali. Nel 2003 Wolfgang Flür, dopo aver ascoltato i provini dell’album Tech-Set (2004), campiona e usa la traccia “Sweet home with Elena dancing” nel suo pezzo “I was a robot”, titolo anche della sua autobiografia con i Kraftwerk. Nel 1999 vince a Livorno insieme a Johnson Righeira il Premio Ciampi (e ancora nel 2005 con la cantante Lalli). Dal 2006 intensifica l’attività musicale dal vivo legata al teatro, sonorizzando con tromba e computer, reading e lavori di Andrea Bajani, Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Massimo Carlotto, Tiziano Scarpa, Elena Canone, Oliviero Corbetta, Mario Brusa, Michele Di Mauro, Massimo Giovara, Alessandro Haber, Banda Osiris. Il suo ultimo album uscito nel 2013 si chiama ITALIANI, prodotto insieme a Gian Luigi Carlone e Johnson Righeira. Il suo ultimo progetto si chiama “Solaris”, insieme al violoncellista Manuel Zigante, già membro del Quartetto d’Archi di Torino. Da sempre legato alla musica elettronica e di carattere innovativo, sperimenta nuove forme di suono elettroacustico legate alla tromba assieme al collettivo Audio Hack Lab, suonando con musicisti e hacker di Torino come Kinetik Laboratories, Eniac, Pugile, Motor. Con l’associazione “Insieme a Chamois” dirige il festival CHAMOISic, a Chamois, nella valle del Cervino, unico Comune italiano raggiungibile tramite funivia in cui le auto non possono circolare.
Info 080.4394180
Dott.ssa Paola Guarini
Comune di Fasano
Ufficio Stampa
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Tel: 080/4394204
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