E’ nei momenti catartici della stagione che chi sa di essere un leader, o meglio, un trascinatore, sale in cattedra e dà spettacolo. Domenico Fiorentino non è un semplice giocatore, è l’anima candida dell’Olympique. Il sangue gialloblu scorre nelle sue vene e per gli spettatori del Palagentile è goduria allo stato puro. Un’altra gara difficile, l’ultima di questo filotto affrontato più o meno bene. Dall’altra parte, infatti, c’è un Just Mola che procede spedito verso gli stessi obiettivi cui mira l’Ostuni.
E’ una gara bloccata, soprattutto nelle battute iniziali, tanto da sembrare sospesa su un filo sottile a tal punto che basterebbe un soffio a farla cadere di qua o di là. Il momento propizio arriva al 15’, quando Schiavone, già più volte fermato dai grandi interventi di Genchi, in seguito ad una magistrale azione corale, trovatosi faccia a faccia con l’estremo difensore avversario, infila il pallone che vale l’1-0. Le cose si volgono per il meglio per i gialloblu, ma il meglio deve ancora venire. Arriva un minuto più tardi. Capovolgimento di fronte, Bussunda lancia al limite dell’area, Salamida di testa fa sponda a Fiorentino, che non ci pensa due volte e con una sforbiciata da manuale batte Genchi e impone all’intero palazzetto una standing ovation che dura diversi minuti. Questa si placa quando, pochi secondi più tardi, dall’altra parte, Gasparro segna il gol che permette agli ospiti di accorciare subito le distanze.
Il rientro dagli spogliatoi è molto simile alle battute iniziale del match, con Mola leggermente più propositiva dell’Olympique, ma che trova a mo’ di sbarramento, un Bussunda che tappa qualsiasi tipo di buco, con la solita dominanza e strapotenza fisica. I Warriors rispondono alla grande al 34’, quando, sugli sviluppi di un corner, Fiorentino, con una zampata vincente, sigla il 3-1 che sa di definitivo ma che, ovviamente, non lo è. Non lo è perché due minuti più tardi Gutierrez dimostra tutto il suo talento segnando il gol del 3-2 che crea ansia tra i ragazzi di Basile. A scacciare del tutto l’angoscia dei minuti finali è di nuovo il capitano, che, approfittando della porta sguarnita a causa dell’ingresso del portiere in movimento, prende possesso della sfera nella sua metà campo e calcia in porta mettendo il punto esclamativo, quello vero, sulla partita.
Una gara bellissima tra due compagini estratte dal meglio che il campionato ha da offrire ha visto prevalere l’Ostuni, forte di una compattezza che ormai sa di certezza e a un condottiere ormai tornato al 100% e che porta altri tre punti dopo quelli conquistati grazie ad una sua rete contro Barletta.
Ufficio Stampa Olympique Ostuni
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