Dei “morti al petrolchimico” si è in passato dolorosamente parlato per indicare quell’insieme di sofferenze personali e di drammi sociali che le famiglie colpite dai lutti e il comune buon senso ascrivono a responsabilità legate alla mancata adozione di misure a tutela della salute dei lavoratori ma i cui processi non hanno portato all’accertamento di colpevolezze con conseguenti risarcimenti per inadeguatezze normative e difficoltà processuali di vario genere. Sofferenze e drammi che l’inquinamento ha provocato anche fuori dagli ambienti di lavoro come ha di recente accertato, con vasti riconoscimenti istituzionali lo studio Forastiere che ha attribuito ad alcuni inquinanti industriali un certo numero di decessi fra la popolazione senza che questo riconoscimento si sia finora tradotto in postume riparazioni risarcitorie.
Un dramma che torna ogni tanto alla ribalta come sta avvenendo in questi giorni in attesa delle decisioni del GIP chiamato a pronunciarsi su una richiesta di archiviazione del PM in un procedimento avviato sul caso del lavoratore Vincenzo Ditotaro deceduto nel 2011 per un tumore epatico che secondo autorevoli valutazioni mediche sarebbe stato causato dall’esposizione del “CVM” gas impiegato nel Petrolchimico di Brindisi fino alla fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ‘90. Indagine in ordine alla quale la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha dichiarato che anche gli epatocarcinomi sono provocati dal “CVM” e ciò alla luce della considerazione per la quale la diagnosi di emangioendotelioma e quella di angiosarcoma sono entrambe diagnosi di tumori vascolari provocati appunto da tale tossico.
Non vi è dubbio che i processi non si fanno nelle piazze e neppure sui giornali in quanto devono essere celebrati nelle aule giudiziarie ma è altrettanto vero che quando sono in discussione problemi come quelli dei morti al petrolchimico in una Repubblica come la nostra che si fonda sul lavoro e definisce “fondamentale” il diritto alla salute dei cittadini, tutti hanno il dovere, dalla politica ai cittadini fino alle forze sociali, di porre simili problemi in cima alla loro attenzione .
FORUM AMBIENTE, SALUTE E SVILUPPO
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