June 15, 2025

“Proclamazione sciopero per il giorno 22 settembre ’14, dalle ore 6,00 alle 24,00 del medesimo giorno, del personale dipendente della Società in house “Sanitaservice ASL BR” di Brindisi”.

Questo l’oggetto di una nota inviata da Antonio Macchia, segretario generale FP CGIL Brindisi, al Prefetto di Brindisi, alla Commissione di Garanzia dell’attuazione legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, all’Amministratore Unico “Sanitaservice” ASL BR, al Direttore Generale ASL BR e, per conoscenza, all’Assessore alle Politiche della Salute e al Segretario Generale FP CGIL PUGLIA.

Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

 

Con nota del 17 giugno 2014, la FP CGIL proclamava lo stato di agitazione, ai sensi e per gli effetti della L.146/90 e s.m.i., inerente alcune gravi criticità, a tutti i livelli istituzionali preposti, senza avere nessun riscontro.
Pertanto, la scrivente Organizzazione Sindacale proclama lo sciopero in oggetto specificato, a tutela dei Lavoratori interessati.
Si riportano, qui di seguito, in fatti contestati alla società in house “Sanitaservice ASL BR” di Brindisi:

1) La assunzione del Personale di Sanità Service è avvenuta in un momento storico molto delicato.

Ciò nonostante il Presidente della Regione Puglia ha inteso delineare le linee guida di quelli che sarebbero stati i presupposti su cui fondare le assunzioni.
L’art.25,della LR 25/07, sostituito dall’art.30 LR 2/10 impone alla Regione Puglia, alle aziende, agli enti ed alle società strumentali – come nel caso di specie la Sanità service – di prevedere nei rispettivi “bandi di gara, negli avvisi e, in ogni caso, nelle condizioni di contratto per l’affidamento di servizi l’assunzione di personale già utilizzato dalla precedente impresa o società affidataria dell’appalto, nonché la garanzia delle condizioni economiche e contrattuali già in essere”
La Sanità Service Brindisi, in totale disprezzo delle indicazioni poste dal Governo Regionale, non ha tenuto conto che il personale lavorava alle dipendenze della ASL BR da oltre 10 anni- per il tramite di società esterne cui veniva affidato l’appalto -, ovvero non ha dato seguito alla continuità dell’impiego, non adottando una corretta applicazione della clausola sociale, in termini professionali, giuridici ed economici.
Per converso ha assunto tutti i dipendenti con l’inquadramento minimo e non riconoscendo , ad oggi, oltretutto, alcuna progressione orizzontale.
È opportuno precisare, inoltre, che l’art.51 AIOP prevede che il personale inquadrato nella posizione A, al compimento di una anzianità di 2 anni di servizio nella stessa Struttura sanitaria, passa automaticamente alla categoria A1, ed al compimento di ulteriori tre anni in tale posizione deve essere inquadrato nella superiore categoria A2.

 

Tale passaggio orizzontale, in favore dei dipendenti, è avvenuto nelle altre società in house delle Aziende Sanitarie Pugliesi

 

La società datrice, dunque, ha chiaramente errato nell’inquadrare i dipendenti nella posizione iniziale della categoria A, poiché ha disconosciuto lo svolgimento dell’attività lavorativa superiore a 5 anni di servizio nella stessa Struttura Sanitaria (ASL BR), verosimilmente confondendo l’anzianità di servizio nella Struttura con l’anzianità di servizio presso il datore di lavoro; inoltre ha eluso la norma contrattuale inerente, come sopra evidenziato, il passaggio orizzontale nella medesima categoria.

 

Infine, è opportuno sottolineare che tali ingiuste penalizzazioni dei dipendenti, hanno permesso alla suddetta società in house di chiudere l’esercizio (31.12.2012) con un utile civilistico di euro 836.717,00 e l’esercizio (31.12.2013) con un aumento di utile pari a euro 848.339,00, per una somma totale di euro 1.685.056.
Certamente appare difficilmente comprensibile come si possa produrre tanto utile in un’azienda che eroga servizi essenziali negli ospedali, non investendo o investendo poco sulle risorse umane, eludendo norme contrattuali, tenuto conto, oltretutto, che una parte complessiva degli enormi utili prodotti da parte di “Sanitaservice” ,per effetto della tassazione ordinaria (IRES AL 27,5% e IRAP al 4,82 calcolati sull’utile ante imposte) prevista nei confronti della stessa, in quanto Ente di diritto privato, saranno tassati per euro pari a 480.687,00 per il 2012 ed euro 484.472,00 per il 2013….. oltre al danno la beffa…!

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