Esperienza unica per gli alunni della scuola primaria dell’I.C. “Paradiso-Tuturano” che hanno partecipato al Progetto “Con-tatto: il linguaggio dell’arte nell’educazione sentimentale “ realizzato in rete con il Liceo Artistico Statale “Edgardo Simone “ di Brindisi.
Il Progetto, finanziato per l’anno scolastico 2013/2014, ai sensi dell’ art. 9 del C.C.N.L. 2006 – 2009, rientra nelle misure incentivanti per l’attuazione di Progetti relativi alle aree a rischio, e contro l’emarginazione scolastica, ha coinvolto circa 200 alunni della scuola primaria e circa 80 alunni del Liceo Artistico e si è caratterizzato con un percorso volto al riconoscimento delle proprie emozioni, dei propri sentimenti per comprenderne il valore comunicativo.
Venerdì 21 novembre 2014, alle ore 16.30 nel “Palasport Don Domenico De Franceschi” di Tuturano il progetto si conclude con la manifestazione finale “Il Più Grande Spettacolo Dopo il Big Bang”, in cui creatività di pensiero, linguaggio, relazione diventeranno musica, movimento, colore.
La festa mette in scena il coinvolgimento fisico e motorio, al termine di un percorso che ha avuto come priorità il rafforzamento della relazione costruttiva tra pari attraverso la sperimentazione di fasi creative di natura artistica e comunicativa. Iniziato nel maggio del 2014, il progetto è stato ideato dai docenti degli Istituti consorziati in rete per contrastare il disagio causa degli abbandoni e dell’insuccesso scolastico e per promuovere la costruzione delle competenze di base. Nella pratica è diventato una testimonianza di come un’idea progettuale concreta e innovativa possa dare valore all’educazione, motivando alla conoscenza con il coinvolgimento di ogni singolo membro della comunità scolastica.
Il titolo del progetto richiama le modalità partecipative e inclusive dell’arte contemporanea, che hanno una valenza educativa e culturale riconosciute dai documenti europei e dell’UNESCO. L’operare artistico non è solo pratica espressiva, ma strategia per esplorare il mondo e per apprendere, rinforzare i legami sociali, costruire una relazione creativa e operosa con la società contemporanea in continuo cambiamento.
Il progetto ha proposto agli allievi la riflessione sul vissuto individuale delle emozioni più comuni, utilizzando come filo conduttore la fiaba Nel paese dei mostri selvaggi illustrata da Maurice Sendak. Le attività si sono articolate in tre fasi: la prima ha previsto la scoperta delle testimonianze artistiche e della tradizione delle rappresentazione del bene e del male, delle paure e dei simboli di protezione, la seconda la realizzazione di attività creative sia nei singoli istituti sia nella sede del Liceo Artistico, dove i bambini della scuola primaria hanno incontrato gli studenti del Liceo Artistico per sperimentare un’esperienza artistica individuale, e la terza con la condivisione con la comunità attraverso la dimensione della festa.
È importante sottolineare che il progetto si è sviluppato con modalità innovative sia in fase progettuale, durante la quale è stata realizzata un’autentica esperienza di progettazione condivisa, sia nella fase operativa, dove la centralità dello studente si è espressa nella pratica laboratoriale, nello sviluppo della metodologia dell’apprendimento cooperativo e dell’educazione tra pari. Ai docenti è stato affidato il ruolo di facilitatori per accompagnare gli allievi al recupero della motivazione e dell’autostima, favorendo lo sviluppo del senso di appartenenza e il senso di autoefficacia. Agli allievi del Liceo Artistico è stato affidato il compito di costruire la relazione e incoraggiare la progettualità dei bambini, che hanno risposto con entusiasmo e fiducia. L’ingresso alla festa è libero aperto a tutti i cittadini.
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