Parziali: 22-25, 41-38, 53-64
Enel Brindisi: Pullen 16, Harper, James 13, Bulleri, Cournooh 1, Calò, Denmon 14, Morciano, Zerini 2, Turner 11, Mays 17, Eric 2. Coach: Bucchi
Banco di Sardegna Sassari: Logan 13, Sosa 4, Formenti, Sanders 20, Devecchi, Lawal 10, Chessa, Dyson 12, Sacchetti 8, Mbodj 24 Vanuzzo 3. Coach: Sacchetti
Arbitri: Martolini, Paglialunga, Borgioni
Brindisi torna alla vittoria. Nel delicatissimo anticipo della terza giornata di ritorno del massimo campionato italiano di basket, James e compagni si dimostrano più forti degli infortuni e delle polemiche e battono Sassari con una prestazione tutto cuore.
Era uno scontro delicato ma i giocatori di Bucchi, in crisi di risultati dopo il buon avvio di campionato, avevano bisogno come il pane di punti importanti per la classifica ed il morale.
E questi punti sono arrivati grazie ad un finale di gara thrilling in cui ha prevalso la squadra con più carattere. Quando Dyson ha messo a segno la bomba del +10, in pochi avrebbero scommesso un euro sulla vittoria casalinga. Ma proprio in quel momento i giocatori di Bucchi hanno buttato in campo il massimo dell’agonismo e della voglia di vincere. Ed alla fine è arrivato il successo. Meritatissimo.
E da oggi può cominciare un nuovo corso.
La gara:
Brindisi parte con Pullen, Denmon, Turner, James ed Eric. Sassari risponde con Dyson, Sacchetti, Logan, Sander e Lawal.
L’avvio di gara è veloce e godibile. Brindisi e Sassari giocano senza fronzoli provando ad offendere spesso il tiro dalla grande distanza. Entrambe le squadre, però, non disdegnano le entrate sotto canestro, veri pezzi forti delle “stelle” Dyson e James.
Nel primo quarto, dal punto di vista tattico, la mossa più sorprendente la gioca l’Enel – con un paio di difese a zona – ma i sardi non si lasciano intimorire. Poi è tutto un uomo contro uomo tra atleti che non risparmiano colpi di classe.
Brindisi e Sassari, però, hanno le polveri bagnate: a fine periodo Brindisi realizza con il 40% da due ed il 29% da tre, Sassari totalizza il 50% da due ed il 36% da tre.
Anche grazie alle migliori percentuali gli isolani prendono subito qualche lunghezza di vantaggio (fino a 6 punti) ma Brindisi riesce a tenere per merito, tra l’altro, di un buon impatto sul match di Mays, chiamato in campo al posto di un evanescente Eric.
Break e controbreak caratterizzano il secondo periodo.
Parte Brindisi, che dopo il 22-27 sassarese, opera un break di 7-0 anche grazie ad una efficace 2-3.
Sassari rende subito pan per focaccia con un altro 7-0 realizzato con i canestri di Vannuzzo, Logan e Dyson (29-34). Controreplicano i padroni di casa con l’ennesimo 7-0, opera dei canestri di Denmon, James e Turner (36-34).
La chiusura di periodo va ricordata per una ottima difesa brindisina che non lascia varchi ai più quotati ospiti. Il risultato con cui si va al riposo è la logica conseguenza di un quarto in cui l’Enel dimostra di essere ritornata a buoni livelli.
Al rientro in campo c’è subito la svolta della partita: difesa, velocità e precisione portano la squadra di Sacchetti a + 11 dopo 4′ di gioco (46-56). Brindisi soffre la pressione difensiva sassarese e a poco serve la mossa di Bucchi di rimettere in campo l’acciaccato Mays.
Sassari non si ferma, parte spesso in contropiede ed opera un break di 14-0 chiuso da James dopo il secondo time-out brindisino.
Gli ospiti, però, sono in piena trance agonistica e toccano il massimo vantaggio di 13 punti (48-61) con i canestri di Sanders e Lawal.
Brindisi risponde con una tripla di Denmon ma il tentativo di rimonta non decolla anche perché la percentuale al tiro – per dirla eufemisticamente – non è delle migliori.
Buon per l’Enel che Sassari “si adegua” e non realizza alcun canestro dal campo negli ultimi 4′ minuti del periodo.
A fine periodo è 53-64.
L’ultimo periodo parte con i canestri di Sosa e James (56-66). La tripla di Turner (dopo un tiro libero di Mbodj) apre le speranze del pubblico brindisino (59-67) e Sacchetti chiama time-out a 7’56” dalla sirena di fine gara.
Dopo che Cournooh realizza un tiro libero su due, l’Enel ha la palla per rientrare completamente in partita. Ma come nel più classico degli “sliding doors”, il ferro sputa la palla del possibile -4 scagliata da Turner mentre dall’altra parte l’ex Dyson mette dentro la bomba del +10 (60-70).
Ma la Brindisi di oggi non è squadra da lasciarsi sopraffare dagli eventi. Approfittando di una serie di errori al tiro di Sassari, Turner e Pullen riducono il divario a -5 (65-70).
A 3’27” dal termine, un fallo antisportivo di Formenti, porta Mays in lunetta (1/2) e concede un altro attacco ai padroni di casa. James si assume la responsabilità del tiro è fa -2 (68-70). Sul versante opposto Sassari sbaglia e fa fallo su Mays che, dalla linea della carità realizza i tiri della parità (70-70).
Le ultime fasi del match sono incandescenti. Sassari va avanti con Sacchetti, ma due canestri di uno stoico Mays portano Brindisi a +2. Una spettacolare stoppata di James evita il pareggio di Sacchetti ma Pullen spreca palleggiandosi sui piedi e per evitare il canestro in contropiede Mays commette il suo quinto fallo su Logan. Dalla lunetta Logan fa 2/2 a 21” (74-74).
Ma Pullen si fa perdonare subito realizzando il canestro del 76-74 ad un secondo dal termine. Logan – dopo il time-out chiamato da Sassari – prova il canestro della disperazione ma non va. Ed il pubblico del Palapentassuglia può gioire.
Angela Gatti
Pubblicato il: 7 Feb, 2015 @ 22:34
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