July 21, 2025

Sei sei nascosto e non ti vedono, non ti faccio.
E’ questo l’imperativo “bizzarro” inventato dalla amministrazione comunale brindisina, che in questo modo pensa di dare dignità all’agire a mezzo servizio, finalizzato a fare meno del minimo indispensabile, a giocare a nascondino, per cercare di rendere invisibili le proprie inefficienze, la mancanza cronica della voglia di agire. Per tentare di nascondere la polvere sotto il tappeto.

L’importante è curare l’aspetto “ estetico” della parte visibile, di cercare di trasmettere l’immagine di efficienza, anche se è a mezzo servizio .

Non è certamente necessario affaticarsi per fare tutto, tanto se qualcuno se ne accorge non succede niente. Si arrabbia per cinque minuti, trascorsi i quali, non ci fa più caso. Alla fine lo accetta come naturale. Almeno in questa città.

 

La vicenda dei lavori di estirpazione delle tante erbacce cresciute sulle mura del Bastione di Porta Lecce, costituisce la dimostrazione di come la nostra amministrazione sappia interpretare alla perfezione questo insegnamento.
Si trattava di lavori ritenuti assolutamente necessari e non più rinviabili per la condizione di degrado delle mura del Bastione di porta Lecce, che erano state prese in ostaggio da tante erbacce, le cui radici, sempre più grandi stavano innescando un processo di sgretolamento con conseguenze dolorose per le mura, per l’immagine, ma anche per i costi di ripristino.

E’ accaduto infatti che dopo aver più volte segnalato nei mesi scorsi, insieme a tanti cittadini, la situazione del Bastione di porta Lecce, circa 40 giorni fa, forse più, hanno cominciato ad estirpare le erbacce.

 

Finalmente si muovevano. Credevo che avessero maturato finalmente il convincimento che bisognava muoversi, fare almeno qualcosa di utile per la città, che nello stimolo all’ impegno della loro funzione, non c’era solo l’ indennità mensile.

 

Per un attimo sono stato felice, pensando che forse questo intervento potesse costituire l’ inizio di un effettivo impegno da parte dei nostri amministratori, finalmente determinati ad affrontare e risolvere i tantissimi problemi che affligono i cittadini e il nostro territorio.

La gioia è evaporata quando, transitando nei giorni scorsi accanto al Bastione, mi sono reso conto che si era intervenuto solo sulla sua parte facilmente visibile, prospicente via porta Lecce e viale Mennitti. Non si era intervenuti su quella parte interna, parzialmente occultata dalle mura dei due edifici edificati nelle sue vicinanze.

Una evidente furbata funzionale solo all’apparenza, il cui scopo è quello di darla a bere, per cercare di costruirsi un’immagine di impegno ed efficienza che non c’è.

Del resto perchè meravigliarsi, sono fatti così.

 

Ora che si sono divertiti con il gioco del nascondino , credo che sia necessario intervenire perchè le radici sempre più grandi stanno facendo danni sempre più dolorosi al bastione.
Non sono molte in Italia le città in cui accadono questi fatti. Purtroppo l’amore per questa città, per la sua storia, per il suo decoro è rimasto sempre racchiuso nelle pagine del libro delle promesse, non si è mai tradotto facilmente in fatti concreti.

La nostra amministrazione, come sempre, non riesce ad eliminare tutte quelle situazioni che ledono il diritto di vivere pienamente il tessuto narrativo della nostra identità, il diritto di assaporare senza problemi il profumo della nostra storia.
Poveri noi.

 

Vincenzo Albano

No Comments