“Il mare per Brindisi è la vita. Noi siamo una città, che è nata sul mare e si è sviluppata circa 2300 anni fa perché porto naturale più sicuro del Mediterraneo”. Così il sindaco di Brindisi, dott. Giuseppe Marchionna, negli indirizzi di saluto alla seconda edizione di “Mare dentro”, iniziativa coadiuvata e promossa dalla Szn – Marine Centre di Brindisi, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia con gli Assessorati all’Ambiente e al Turismo, Sviluppo e impresa turistica e del Comune di Brindisi.
Il tema della due giorni iniziata quest’oggi a Palazzo Granafei Nervegna è “Dal mare alla tavola: sostenibilità, cultura e turismo nei mestieri del mare” ed il sindaco Marchionna, proprio ricordando la storia, ha invitato a riflettere su come “il mare rappresenti una grande risorsa per questa città, tanto che la città, in fondo, abbraccia il mare”.
Rivolgendosi agli studenti presenti nella sala “Gino Strada”, il sindaco li ha invitati “a pensare che il nostro porto interno è una sorta di piazza d’acqua e ciò è tanto vero, che abbiamo anche un servizio di trasporti pubblici. Come giustamente ci ricorda il Comandante della Capitaneria di porto – ha aggiunto -, sono soltanto due le città in Italia, che hanno il servizio di trasporto pubblico su acqua: Venezia e Brindisi”.
Da qui le ulteriori valutazioni nel considerare “decisiva e fondamentale la risorsa mare nell’immaginare anche il futuro della nostra città. Una risorsa che deve essere assolutamente tutelata, per quanto possibile – ha proseguito il sindaco -, sempre più scoperta e anche conosciuta nelle sue enormi potenzialità, tanto da garantire la stessa sopravvivenza della città”.
La cultura del mare è fondamentale per Brindisi, dunque, e il sindaco Marchionna rivolgendosi al prof. Antonio Terlizzi, Direttore del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata della Szn e Coordinatore del Brindisi Marine Centre Dohrn fra le più affermate istituzioni di ricerca sul versante della biologia marina, ed al prof. Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento, ha ribadito l’impegno comune “nella ricerca di finanziamenti perché la Anton Dohrn possa stabilirsi in maniera definitiva oltre il piccolo presidio già presente”.
“Dobbiamo preservare la risorsa mare da ulteriori inquinamenti – ha aggiunto il sindaco -. Il fatto che ogni tanto vengano fotografati i delfini, che entrano nel porto interno di Brindisi, è un fatto che personalmente mi riempie di grande orgoglio, se pensiamo ai tempi in cui fummo costretti ad abbandonare le nostre spiagge, che erano nel porto, per andare sulla costa nord. Un tempo, le spiagge erano nel porto interno e nel porto medio – ha ricordato Marchionna -, poi ci fu l’industrializzazione, cambiarono molte cose e per molto tempo quelle acque sono state inquinate. Oggi, il fatto di vedere i delfini significa che siamo riusciti a ricostruire un ecosistema salubre anche per gli animali – ha concluso il sindaco – e questo vuol dire che dobbiamo proseguire su questa strada, con la stazione Anton Dohrn quale punto di riferimento importante”.
Il sindaco Marchionna introduce la seconda edizione di “Mare dentro”

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